LA FORZA DI VOLONTA’ (recensione a cura di David Taglieri)

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Via dell’ascesi

Le principali problematiche personali, antropologiche e sociali sono determinante fondamentalmente dalla carenza di autocontrollo; oggi siamo bombardati da articoli, media ed immagini che stimolano gli individui a riacquisire l’autostima, obiettivo indiscutibilmente nobile ma che poi si scontra con l’assenza di modalità di recupero dell’amore per se stessi.

A volte il consiglio è quello di volersi bene così come si è, dimenticando l’affascinante percorso di miglioramento continuo e di tendenza alla perfettibilità; è ovvio che ci si scontra con i propri limiti umani, ma la mediocrità di accettarsi sic et sempliciter non fa andare molto lontani e diviene inconsciamente auto-giustificatoria. 

Accettarsi sì ma nella volontà di imparare sempre, con umiltà e basso profilo. E tutto dipende dalla forza di volontà, secondo quanto affermano Roy Baumeister e John Tierney nel saggio ‘La forza di volontà, come sviluppare i muscoli del successo’ (Edizione Pratica).

La forza di volontà è un muscolo, che si allena in continuazione, che va allenato tanto e spesso. Le ricerche e le indagini di Baumeister, professore di psicologia alla Florida University, hanno dimostrato quanto il successo dipenda dall’intelligenza e dall’autodisciplina, viatici emotivi interiori ed intellettuali che si possono raggiungere solamente grazie al controllo su se stessi.

In collaborazione con il giornalista Tierney, il professore ha documentato come sia importante, alla stessa maniera, mantenere l’autocontrollo sia nella vita quotidiana di tutti i giorni, sia nei momenti cruciali e nelle fasi di emergenza, intervalli di tempo all’interno dei quali risulta necessario volta per volta prefissarsi degli obiettivi, utilizzando le strategie più raffinate e specifiche di calma e forza d’animo, al fine di monitorare i progressi ottenuti.

La forza di volontà permette di modificare noi stessi nel rapporto con la nostra interiorità, con gli altri e con la società, in maniera micro e macroscopica.

Si meravigliano i due Autori quando nel chiedere alle persone di indicare la loro virtù principale, queste rispondono l’onestà, la cortesia, il coraggio, la simpatia e altro ancora, ma omettono l’autocontrollo. Nella società di oggi è lodata oltre misura la frenesia, la liberazione da tutti i vincoli e le norme, l’impulsività. Tutte situazioni da dosare e limitare.

Per i due Autori è dunque necessario compensare libertà con autocontrollo, in un gioco di manovre e strategie pronte a garantire un percorso verso un reale benessere; reale benessere non fine a se stesso ma canale privilegiato verso un aperitivo di felicità.

Nel saggio viene sottolineato quanto l’era dei social netwok distragga le persone dai compiti sostanziali, con tentazioni incessanti, talvolta inarrivabili. Sopraffatti da immagini ovunque, in metropolitana, sullo schermo dei telefonini invadenti, sui computer, emerge incontrovertibilmente quanto campeggino illusioni e bisogni indotti, che non esisterebbero se l’uomo tornasse a frequentare la natura e si rimettesse in contatto con il suo respiro e con l’Assoluto.

Ma…i media mettono nella testa delle persone degli slogan martellanti (anche quelli “politicamente corretti”), fin quando – acriticamente – gli individui alla fine arrivano a credere in qualcosa che naturalmente avrebbero rifiutato. La forza di volontà allora è un elemento che può garantire alle persone la possibilità di recuperare una libertà volenterosa e una volontà libera.

Controllare i pensieri, dare loro un nome, dominarli e non farsi dominare da essi dona all’uomo la potenza, la forza, e la cifra sostanziale delle proprie prerogative e qualità.

Per questo non c’è autostima senza autocontrollo, e nel controllarsi l’uomo acquista energia, sapienza, saggezza focalizzando la giusta strategia per individuare un compromesso con la gestione delle emozioni.

Per Baumeister queste emozioni vanno vissute appieno ricordando che fanno parte dell’uomo e che vivono allo stesso tempo non isolate ma in rapporto alle due componenti razionali ed esterne, il pensiero ed il comportamento.

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