LA MADONNA DEL DIVINO AMORE

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Presso il santuario della Madonna del Divino Amore, sulla via Ardeatina a Roma, è conservato un oggetto che è un “ex voto per grazia ricevuta”, uno dei tanti che affollano le pareti del sacro edificio.  Perché allora fra tante storie personali di guarigioni o di interventi miracolosi concentrare l’attenzione proprio su questo ex voto ?

Perché esso rimanda ad una storia che, oltre ad essere personale – come tutte -, riguarda anche la storia con la esse maiuscola.

L’ex voto in questione, infatti, è la cuffia della radio usata al Polo Nord da un certo signor Biagi, marconista del dirigibile “Italia”, quello che nel 1928, dopo la traversata sui ghiacci, precipitò al suolo al rientro da una missione esplorativa. La didascalia posta sotto il sostegno che regge la cuffia recita: “Cuffia prodigiosa del radiotelegrafista Biagi che per grazia della Madonna del Divino Amore salvò da terribile morte i naufraghi caduti sui ghiacci del polo dal dirigibile della disgraziata spedizione Nobile”.

Che significa? Significa che, dopo il naufragio, quando tutto induceva alla disperazione, quel marconista si era raccomandato alla Madonna del Divino Amore… Fu così che, dopo 18 giorni di inutili tentativi, quando Biagi con gli altri superstiti erano ormai prossimi alla morte per il freddo e la fame, la radio ritrovò una frequenza e riuscì ad inviare un segnale al soccorso aereo, che fino ad allora non era stato in grado di individuare il luogo del sinistro. Biagi non ebbe alcun dubbio ad attribuire all’intervento materno di Maria il ritrovato funzionamento della radio, che prima della sua disperata invocazione non aveva dato alcun segno di vita. Così, al ritorno in Italia, si recò al Divino Amore e depose nel santuario, a futura memoria di quanto accaduto, la cuffia “prodigiosa”.

Come dicevamo, il santuario è pi eno di ogg etti e fotografie attestanti grazie ricevute e interventi miracolosi. Tutto trae origine nel 1740, quando un viandante sostenne di essersi salvato dall’improvviso attacco di un branco di cani rabbiosi grazie all’immagine della Madonna col Bambino affrescata sul muro di un’antica torre (una delle tanti che segnano questa parte della campagna romana).

Aveva rivolto lo sguardo implorante a quell’immagine e subito i cani si erano dileguati. In seguito, nel 1745, l’immagine mariana fu trasferita nella chiesa eretta per ricordare quel primo miracolo. Da allora il Divino Amore è diventato meta di continui pellegrinaggi del popolo romano e oggi è sede dell’omonima congregazione (maschile e femminile) con case missionarie presenti in varie parti del mondo. Del tutto suggestivo è il pellegrinaggio notturno a piedi che si tiene ogni sabato – dal primo dopo Pasqua all’ultimo di ottobre – con partenza a mezza notte da Roma, da Piazza di Porta Capena, e arrivo alle ore 5 della domenica al Santuario.

2 Commenti

  1. Semplicemente , unica la madre di tutte le madri!!!!!!!!!!!!!gosto muito de ella

  2. Grazie per questa testimonianza sull’ex voto di Biagi. È stato un grande marconista e a Medicina (BO) si ricorda con orgoglio questo nostro illustre concittadino. Che gioia scoprire che era uomo di fede.

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