LECCE: MENTRE LA XYLELLA DISTRUGGE GLI ULIVI, GLI AGRICOLTORI FISCHIANO EMILIANO

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Prima la marcia dei trattori su Lecce, poi i fischi al governatore Michele Emiliano: gli agricoltori – non solo salentini ma anche tarantini e baresi – sabato 18 marzo si sono mobilitati per chiedere alle istituzioni azioni incisive contro l’epidemia da xylella fastidiosa, che sta distruggendo gli ulivi. In provincia di Lecce gli alberi malati non si contano più, nel resto della Puglia il contagio aumenta risalendo verso Bari.

Alla manifestazione hanno partecipato almeno 1000 agricoltori e circa 200 trattori, che hanno bloccato temporaneamente l’ingresso nord di Lecce.

Contestazioni all’ingresso in sala del presidente Emiliano (apostrofato “buffone” e “venduto”).

E infatti era l’ottobre del 2012 quando fu data la prima segnalazione da Parabita di anomali disseccamenti su un appezzamento di olivo, i primi sintomi della Xyella fastidiosa, una lunga agonia che, oltre a seccare gli alberi prima a Lecce e, poi, a Taranto e a Brindisi, ha profondamente cambiato il tessuto economico e sociale pugliese”, ricordano da Coldiretti.

Se la situazione non fosse drammatica, sembrerebbe di essere su Scherzi a Parte”, ha commentato Rocco Palese, vicepresidente della Commissione bilancio della Camera. “Sembra di essere tornati ai tempi del Governo Prodi quando alcuni ministri, come Ferrero e Damiani, prima partecipavano al Consiglio dei ministri e subito dopo scendevano in piazza a manifestare contro ciò che avevano appena approvato”.

Secondo Palese, infatti, “se il Governo nazionale in questa vicenda ha responsabilità gravi di ritardi e inadempienze, quelle della Regione sono gravissime: finora non è stata in grado di far arrivare neanche un euro per la ricerca, per il sostegno al reddito e per gli indennizzi ad olivicoltori e vivaisti; non è stata capace di condurre una trattativa seria e univoca con l’Unione Europea arrivando a farsi mettere in mora per l’immobilismo e il nulla che è stato fatto; non ha saputo dare indicazioni coerenti e precise sul taglio e sulla possibilità di reimpianto degli alberi”.

Anche il consigliere regionale Andrea Caroppo, capogruppo di Forza Italia, trova “singolare che Emiliano vada a fare passerella dagli agricoltori salentini quando è il responsabile della situazione”.  E ancora: “Proprietari, vivaisti e agricoltori salentini sono in ginocchio per colpa degli errori e della inerzia di Emiliano sulla Xylella. Dobbiamo ringraziare solo Emiliano se la Xylella si è diffusa e continua a diffondersi indisturbata. Dobbiamo ringraziare solo Emiliano se sono ancora in piedi i provvedimenti restrittivi per gli operatori del settore”.

Nondimeno un altro consigliere regionale, Erio Congedo. “Come la Bella addormentata il presidente della Regione Puglia si è destato e ha esternato le sue ‘rassicuranti’ intenzioni con notevole ritardo sul dramma Xylella”. “Perché non è stato fatto nulla quando era il tempo?”, si chiede. “Perché la Regione non ha risposto sulla semplificazione delle procedure di espianto degli alberi secchi in zona infetta e sul rimpianto attraverso fondi regionali del 2014-2020? O sulla dichiarazione permanente dello stato di calamità naturale con conseguenti sgravi fiscali per tutti i soggetti della filiera? O non ha provveduto ad un sostegno economico straordinario per tutta la filiera olearia distrutta dalla Xylella? Perché – conclude Congedo – ha abbandonato al suo destino il comparto vivaistico sebbene avesse garantito ristori per le aziende mai arrivati?”.

Ma tant’è: come quando fu per l’emergenza neve, Emiliano ama tantissimo farsi vedere, sotto i riflettori delle telecamere e dei media compiacenti, dalla parte della gente …

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