MARIA LUISA MONTESINOS ORDUNA, MARTIRE A 36 ANNI

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Spagna, gennaio 1937: gli eccidi comunisti in spregio della religione non conoscono limiti

Dal sito www.santiebeati.it riprendiamo l’agiografia di Maria Luisa Montesinos Orduna realizzata a cura di Fabio Arduino: “Maria Luisa Montesinos Orduña, fedele laica dell’arcidiocesi di Valencia, nacque il 3 marzo 1901 in tale città e fu battezzata due giorni dopo. Ricevette il sacramento della confermazione il 18 marzo 1907, all’età di soli sei anni, nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo. Educata in un collegio di religiose, conseguì una buona cultura generale. La sua vita si orientò poi al servizio dei propri genitori. Aderì all’Azione Cattolica Spagnola e partecipò quotidianamente alla celebrazione eucaristica, distinguendosi inoltre per la sua devozione mariana. Fu un’attiva catechista, si dedicò alla cura degli ammalati ed alla carità verso i poveri.

Allo scoppio della guerra civile e della feroce persecuzione religiosa che attraversò la Spagna, Maria Luisa fu chiamata ad effondere il suo sangue e donare la vita per difendere la sua fede in Cristo, insieme alla sua famiglia: il padre, una sorella, due fratelli e una zia. L’eccidio ebbe luogo il 28 gennaio 1937 a Picassent, nei pressi di Valencia.

Papa Giovanni Paolo II l’11 marzo 2001 elevò agli onori degli altari ben 233 vittime della medesima persecuzione, tra le quali la Beata Maria Luisa Montesinos Orduña, che viene oggi festeggiata nell’anniversario del suo martirio.“.

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