L’U.E. si appresta a dare una mano alla galassia PD in vista delle prossime elezioni del 4 marzo. I sondaggi vanno maluccio per Renzi, per la Boldrini e Company (riflesso sbiadito di quanto il popolo italiano stia sopportando in questi ultimi anni). Ma la burocrazia di Bruxelles – con il compiacimento della Presidente della Camera Laura Boldrini – può dare una mano con la storia delle cosiddette “fake news”, informazioni che vanno controllate ed analizzate. In barba alla libertà di opinione/espressione!
Ecco dunque – in piena campagna elettorale italiana – costituito un Super Comitato ad hoc di presunti scienziati dell’informazione che, di fatto, disporranno di amplissimi poteri censori. La Commissione Europea ha così creato una task force di 39 “esperti” che dovrebbe combattere la disinformazione, principalmente sul web. Fra questi, ci sono nomi italiani che, a detta di Alessandro Rico de “La Verità” (La Verità, 13 gennaio 2018, pagina 9), non brillano certamente per imparzialità. Eppure essi avranno, come detto, ampi poteri censori. A favore di chi? Lasciamo ai lettori l’ovvia risposta.
Come Donald Trump negli U.S.A., le destre italiche nell’ambito della loro sacrosanta attività di propaganda saranno presto infangate con l’accusa di diffondere “fake news”, per essere additate alla gogna mediatica. Probabilmente, poi, zelanti magistrati avvieranno procedimenti penali: il tutto insomma come da consueto copione, specie a poco più di un mese dalle elezioni: Berlusconi, Salvini, Meloni siete avvisati …!
