1858-2008: IL MESSAGGIO DI LOURDES RIEVOCATO NEL 150° ANNIVERSARIO DELLE APPARIZIONI (Corriere del Giorno, 30 dicembre 2007, pag.7)

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cathedrale-neige-lourdes-b2.jpg Ha un senso, per noi uomini e donne del XXI secolo, credere nelle apparizioni che periodicamente la Chiesa cattolica propone alla nostra attenzione ?

In effetti tutto il cristianesimo è basato sulle “apparizioni”: il mistero dell’Incarnazione (apparizione dell’Angelo ad una ragazza ebrea); il mistero della Resurrezione (apparizione del Salvatore risorto da morte agli Apostoli e ad oltre 500 discepoli in una sola volta); il mistero dell’effusione dello Spirito Santo…

La stessa Chiesa insegna che dopo la venuta di Gesù-Dio la Rivelazione si è completata, e null’altro ci sarebbe da aggiungere al deposito della fede. Ed invece la sua storia è ricca di testimonianze di uomini, donne , bambini che asseriscono di aver visto Angeli, Maria, Gesù, i Santi … Perché dunque le apparizioni, se Dio nel suo Figlio ha detto tutto, ha dato tutto ?

E’ quanto si chiede Nino Bucca, padre missionario oblato di Maria Immacolata, nel recentissimo volume da lui curato (Tutto su Lourdes, Città Nuova-NDL Editions, novembre 2007, pagg. 189, euro 16,00), nel paragrafo riguardante, appunto, le apparizioni.

Il libro si presenta come una specie di piccola enciclopedia, dove in ordine alfabetico sono esposte le tematiche teologiche, storiche, turistiche (naturalmente di ordine “spirituale”) di maggiore interesse che riguardano i fatti di Lourdes. Dalla A di accoglienza alla V di visitatori, in queste pagine si trova tutto quello che c’è da sapere su Lourdes, ma soprattutto i riflessi di quell’evento straordinario, che cambiò la vita di una povera ragazza e, in parte, la storia della Chiesa. Ma veniamo alla nostra domanda iniziale: perché le apparizioni?

Ecco cosa risponde l’Autore: “Gesù, prima di salire al Padre, ha detto ai suoi discepoli che non potevano capire tutte le sue parole, per questo avrebbe mandato lo Spirito Santo a spiegarle e a condurli verso la pienezza della verità. Le apparizioni, lungo la storia della Chiesa, sono doni carismatici (ossia gratuiti, offerti proprio dallo Spirito Santo), perché si comprendano meglio le verità del Vangelo, per ricordare a tutti i cristiani realtà che sono dimenticate, rimaste nell’ombra…”

Le apparizioni hanno dunque il significato di far risplendere verità già rivelate, ma talora offuscate dal tempo e dal mondo…

Tutti noi vorremmo “poter vedere”; ma, come diceva San Pietro ai fedeli di Gerusalemme, il Signore è apparso a “testimoni prescelti da Dio”. Ciò avviene sia per il progresso spirituale del diretto destinatario dell’apparizione, sia per il bene comune di un più vasto gruppo di persone e di fedeli.

In tale contesto rientrano anche i miracoli, straordinarie guarigioni fisiche – ma soprattutto spirituali – che spesso si accompagnano alle apparizioni per suggellarne la veridicità. La Chiesa, come noto, è estremamente prudente prima di autenticare come soprannaturale una possibile apparizione, ed elabora dei criteri di discernimento che chiamano in causa anche le scienze umane.

E’ quanto accaduto a Lourdes, dove fin da subito le apparizioni della Madre di Dio alla quattordicenne Bernadette Soubirous sono state accompagnate da miracoli, alla presenza di un medico (il dott. Pierre-Roman Dozous, allora consulente medico dei tribunali di Lourdes e di Pau) e di molti testimoni oculari degni di fede.

Eppure ci vollero quattro anni perché, con lettera pastorale del 16 gennaio 1862, il vescovo dell’epoca, Mons. Laurence (1790-1870), proclamasse che “… La nostra convinzione si è formata sulla testimonianza di Bernadette, ma soprattutto sui fatti che possono essere spiegati solo in virtù di un intervento divino. Giudichiamo che Maria Immacolata, Madre di Dio, sia realmente apparsa a Bernadette Soubirous l’11 febbraio 1858 e nei giorni successivi, per 18 volte, nella Grotta di Massabielle, vicino alla città di Lourdes; che questa apparizione rivesta tutti i caratteri della verità e che i fedeli possano crederla certa”.

Nel 1883, a 25 anni di distanza dalle apparizioni del 1858, il dottor De Saint Maclou fondava a Lourdes l’Ufficio delle constatazioni me diche, con il compito di condurre le indagini scientifiche sulle guarigioni inspiegabili.

Di tale Ufficio è tuttora responsabile “… un medico residente, assistito da numerosi medici provenienti da tutto il mondo e riuniti nell’Associazione Medica Internazionale di Lourdes – l’AMIL – che conta oggi circa 12.000 medici di 75 paesi diversi… “ (pag. 166).

Successivamente, nel secondo dopo-guerra, fu istituito il Comitato Medico Internazionale, che funziona come seconda istanza medica costituita esclusivamente da primari ospedalieri: “Questi studiano i dossier di guarigione, che vengono annualmente presentati dal medico residente, dando vita, quando lo ritengono opportuno, ad una perizia. Soltanto a questo punto il dossier viene trasmesso all’autorità ecclesiastica…” (pag. 166).

Dunque l’iter è particolarmente lungo, e non è possibile omologare un miracolo alla leggera.

Così in questi 150 anni soltanto 67 miracoli sono stati riconosciuti, su oltre 7.200 guarigioni dichiarate e archiviate dall’Ufficio Medico Internazionale (pag. 122). Ma al di là delle guarigioni ufficialmente conclamate dai medici come fatti straordinari, vi è una serie enorme di anonimi ex-voto a testimonianza della perenne veridicità del messaggio di Nostra Signora di Lourdes, che richiama tutti ad un più serio confronto con il Vangelo del suo Figlio Divino. Proclamandosi quale “Immacolata Concezione”, la Madonna manifesta alle genti di tutti i tempi alle genti del nostro tempo – il senso del peccato e del perdono, della vita e della morte.

Quanto a Bernadette Soubirous ella morì nel convento di Nevers il 16 aprile 1879, all’età di 35 anni. La Chiesa l’ha proclamata santa l’8 dicembre 1933, non perché favorita dalle apparizioni, ma per il modo in cui ha saputo rispondere.

Un libro allora sicuramente utile, quello di padre Bucca, per quanti, almeno spiritualmente, intendano mettersi sul cammino di Lourdes.

Roberto Cavallo

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