ALEKSANDR SOLZENICYN: “ARCIPELAGO GULAG”

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Dal Circolo polare artico alle steppe del Caspio, dalla Moldavia alle miniere d’oro della Kolyma in Siberia, le “isole” del Gulag – l’organismo che gestiva i campi d’internamento nell’Unione Sovietica – formavano un invisibile arcipelago, popolato da milioni di cittadini sovietici.

Nei Gulag è vissuta o ha trovato fine o si è formata un'”altra” Russia, quella di cui non parlavano le versioni ufficiali, e di cui, per primo, Solzenicyn ha cominciato a scrivere la storia. In un fitto intreccio di esperienze dirette, di apporti memorialistici, di minuziose ricostruzioni dove non un solo nome o luogo o episodio è fittizio, «Arcipelago Gulag» racchiude una tragica cronaca di quella che è stata la vita del popolo sovietico “del sottosuolo” dal 1918 al 1956.

Un’opera corale che ha visto la luce per la prima volta a Parigi nel 1973. Questa edizione  (Oscar Mondadori) recepisce sia le aggiunte e integrazioni apportate al testo dallo stesso Solzenicyn nel 1980 sia i successivi interventi volti a esplicitare nomi e luoghi effettuati nell’edizione curata da sua moglie nel 2006.

Un “classico” per non dimenticare le persone innocenti e le lezioni della storia.

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