CELEBRARE LUTERO?

828

Il volume descrive antecedenti e inizi della riforma protestante con un’analisi sistematica dei primi testi di Lutero, in parte mai tradotti in italiano. Le ampie citazioni dell’autore aiutano a capire quello che il Riformatore ha veramente detto e scritto e consentono di approfondire il suo pensiero e le sue motivazioni, strettamente legati alla sua crisi spirituale e alla sua indole pessimista. Così si comprende come Lutero puntasse il dito contro la Roma pontificia per ragioni dottrinali e politiche – e quindi ideologiche – e non tanto perché scandalizzato dalla vendita delle indulgenze, come l’indistruttibile cliché storiografico ci ripete e insegna a tutti noi fin da bambini. La ragion politica spiega l’appoggio generalizzato a Lutero da parte della nobiltà tedesca, desiderosa di emanciparsi da istituzioni sovranazionali quali la Chiesa e l’Impero. Perciò nella premessa al libro (D’Ettoris Editori, Crotone, 2017, pagg. 278), Oscar Sanguinetti – direttore della collana “Biblioteca di storia europea” – scrive: “E’ un fatto incontestabile che Lutero rompe l’unità europea della cristianità e disgrega – fra le altre cose – il principio di autorità nell’interpretazione della Scrittura e nell’ordinamento ecclesiale e da qui prende le mosse una dinamica dissolutrice che si dipana nei secoli fino ai nostri giorni.”. In sostanza, scrive Oscar Sanguinetti, senza Lutero e la sua rivoluzione protestante difficilmente l’Europa sarebbe giunta alla rivoluzione francese e quindi agli orrori del social-comunismo.

Tale premessa serve a meglio comprendere l’opera di Ermanno Pavesi, che non a caso in un periodo come quello attuale di facile entusiasmo ecumenico, provocatoriamente pone il quesito: “Celebrare Lutero?”, che poi è anche il titolo del suo libro. Leggendo quest’opera caratterizzata da elevato rigore scientifico, il lettore potrà comprendere quale debba essere la risposta, sintetizzata dal salesiano don Roberto Spataro nella sua introduzione al libro di Pavesi: “… mi pare di poter affermare che, in una prospettiva rigorosamente storico-scientifica, l’entusiasmo nel celebrare Lutero, in ambito cattolico, va riequilibrato con la consapevolezza che si tratta di un personaggio che molto male ha arrecato alla Chiesa e che occorre evitare che, dimenticando la storia e fraintendendo la vera natura del dialogo ecumenico, ci si ponga in un’ottica dis-continuistica.” (pagg. 27-28).

Il libro è arricchito da una nuova traduzione di un’intervista del 1983 all’allora Cardinale Joseph Ratzinger: Lutero e l’unità delle Chiese.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui