CERCASI DISPERATAMENTE PARTITO DI PRINCIPI “NON NEGOZIABILI” (di Marco Invernizzi)

682
Magdi Cristiano Allam il 1° dicembre scorso ha presentato ufficialmente la sua candidatura per le prossime elezioni. E' leader del movimento politico "Io amo l'Italia"

Adesso che sappiamo con certezza chi sarà il candidato di centro-sinistra alle prossime elezioni politiche, rimane il non piccolo problema di chi verrà candidato per il centro-destra e con quale programma. I due aspetti non sono esattamente sullo stesso piano.

Il candidato deve essere scelto dalle forze politiche ed eventualmente dagli iscritti ad esse, se si faranno le primarie. Il punto è certamente importante, ma non è il problema più importante.

Ciò che innanzitutto importa è sapere quali sono i punti fermi a cui farà riferimento il partito o la coalizione di centro-destra, indipendentemente da chi sarà il candidato. Né ci tranquillizza, anzi ci preoccupa ulteriormente, pensare che dipenderà dal candidato alle elezioni, perché ci sono dei valori che o vengono difesi e promossi dal centro-destra, o usciranno definitivamente dalla scena politica. Infatti, il partito di Magdi Cristiano Allam, che difende veramente questi principi, appare troppo isolato per diventare un interlocutore significativo nel corso delle poche settimane che ci separano dalle elezioni.

Peraltro, il dibattito aperto sui giornali da esponenti di centro-destra (Bondi, Galan), che auspica un partito più competitivo se meno legato ai principi non negoziabili, appare surreale oltre che inaccettabile, perché aprire al laicismo significherebbe perdere molti voti senza guadagnarne nessuno e non bisogna essere politologi di professione per capirlo. 

I principi sono gli stessi che dieci anni fa vennero indicati dalla Congregazione per la dottrina della fede”: Vita, famiglia, libertà di educazione e libertà religiosa. Il problema è che quasi nessuno ne parla più, nel centro-destra. Il “Family day” e il referendum sulla procreazione assistita sembrano avvenuti nel Medioevo, eppure sono passati solo pochi anni. Lo stesso vale per il tentativo di salvare la vita di Eluana Englaro, che segnò il momento più nobile della vita dei governi di centro-destra.

Non se ne parla nemmeno nei vari tentativi in corso di creare una forza politica di centro, come quella ispirata da Luca di Montezemolo e dal ministro Andrea Riccardi. Non basta riservare ai principi non negoziabili poche e distratte parole all’interno di convention in cui si parla di tutto, perché questi principi o sono il fondamento di un’azione politica, o servono solo a carpire qualche voto.

Ma se ne parla con eccessiva parsimonia anche negli ambienti esplicitamente cattolici e sono troppo pochi i vescovi e i parroci che li mettono al centro della loro predicazione.

E allora? Allora cominciamo a tenerne viva la memoria almeno noi, con ogni mezzo possibile. Il mio è solo un grido, molto preoccupato, perché chi ha qualche “peso” politico faccia sentire la sua voce e metta in moto un processo affinché questi benedetti principi non negoziabili diventino perlomeno visibili … e possibilmente votabili.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui