CINA: I VESCOVI IN PRIGIONE

739

Il Cardinale Joseph Zen, arcivescovo emerito di Hong Kong e leader indiscusso dei cattolici cinesi, arrestato lo scorso mese di maggio e poi rilasciato su cauzione da parte dalla Polizia politica, non è l’unico prelato che ha conosciuto le prigioni cinesi. E questo malgrado l’Accordo firmato tra la Santa Sede e il governo comunista cinese nel 2018, i cui termini sono tutt’ora riservati. 

In Cina, due vescovi sono adesso in prigione.

Il primo è Mons. Joseph Zhang Weizhu della diocesi di Xinxiang, arrestato nel maggio 2021 e di cui non si sa dove possa trovarsi.

L’altro è Mons. Augustine Cui Tai, vescovo coadiutore della diocesi di Xuanhua. Dopo lunghi periodi trascorsi in prigione, è stato arrestato nuovamente nel 2020. Da allora, non si ha avuto più sue notizie.

Secondo Bitter Winter – l’agenzia italiana che segue i casi di violazioni della libertà di religione in Cina –, Mons. Cui Tai è uno degli “obiettori di coscienza”, quelli che si rifiutano di accettare che la Chiesa Cattolica sia controllata dalla cosiddetta Associazione della Chiesa Patriottica, un’associazione sotto controllo dello Stato comunista.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui