CONSERVATORI… DEL FUTURO!

540
In Italia pur non essendo mai esistito un vero e proprio partito o movimento conservatore, è esistita una cultura conservatrice.
Ma chi è il conservatore? Il conservatore è un «coltivatore» e un «custode» dell’ordine creato – non da lui – che si trova davanti.
E ne ha rispetto, pur consapevole delle fragilità delle creature.
È l’esatto opposto dello gnostico, che intende rifare l’uomo perché giudicato sbagliato.
Oggi più che mai c’è bisogno dei conservatori.

Anzi dei “conservatori missionari” che, con lo sguardo e il cuore rivolti al vero, al bene e al bello, accettando la realtà con tutti i suoi limiti, rispettando l’umano e aiutando la società a crescere, possono offrire speranza a una società ormai “malinconica”, secondo una recente definizione del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali).

Di questo si parla nel corso del convegno Conservatori del futuro. Il conservatorismo nella storia politica italiana promosso da Alleanza Cattolica e Ditelo sui tetti che si svolge questo pomeriggio a Roma presso la Biblioteca del Senato in Piazza della Minerva 38.
I lavori saranno aperti da Domenico Menorello, Coordinatore di Ditelo sui tetti. Seguirà il contributo del Sen. Marcello Pera. Marco Invernizzi, Reggente nazionale di Alleanza Cattolica, parlerà del Conservatorismo che non c’è stato. La parola poi a Giovanni Orsina, professore di Storia contemporanea alla LUISS Guido Carli di Roma, per il suo intervento La politica del “vistocogliocchi”.
Nella tavola rotonda Conservatori. Che fare? i senatori Maurizio Gasparri, Lucio Malan e Massimiliano Romeo e gli onorevoli Lorenzo Malagola e Nicola Procaccini cercheranno di indicare i possibili percorsi per i conservatori di oggi e di domani.

 

A Domenico Airoma, magistrato, Reggente nazionale vicario di Alleanza Cattolica, sono affidate le conclusioni.