CRISTIANOFOBIA IN ITALIA: IL CASO DI MONS. CREPALDI (di Fabio Bernabei)

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Mons. Giampaolo Crepaldi, il Vescovo di Trieste confinato nella sua residenza da manifestanti dei movimenti gay ed arcigay

Caro amico, gentile amica,

Le scrivo per invitarla ad esprimere la sua partecipazione in unione di preghiera ad un successore degli apostoli, il vescovo di Trieste S.E. mons. Giampaolo Crepaldi, che e’ stato “confinato” nella sua abitazione sabato 12 gennaio da gruppi ed esponenti politici filo omosessualisti. I dettagli dell’accaduto, la prima volta in Italia, li riferisce mons. Crepaldi stesso in una conversazione, serena quanto precisa nella denuncia, con il direttore del settimanale “Vita Nuova”. Ecco l’inizio:

Domanda: Eccellenza, dove era sabato scorso durante la manifestazione promossa dall’Arcigay sotto il Palazzo della Curia?

Risposta: “Confinato in casa…”

D.: Che cosa ha fatto?

R.: “Prima sono stato in Cappella per la preghiera del Vespro e poi ho ripreso a leggere un libro voluminoso di Rodney Stark, un grande sociologo americano, intitolato The Triumph of Christianity, che analizza, tra l’altro, le tante persecuzioni subite dai cristiani in duemila anni di storia. Il libro dimostra, con dovizia di dati, che, alla fine, i persecutori passano e i cristiani continuano, poiché le persecuzioni li purificano e li rendono più forti…”.

Invitiamo a leggere l’intervista integrale sul sito del periodico diocesano “vitanuovatrieste.it”, ed eventualmente a lasciare una testimonianza, anche breve, di vicinanza spirituale al presule nello spazio dei “Commenti”.

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