DALL’ITALIA E DAL MONDO (6) di David Taglieri

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Regalo sotto l'albero
Regalo sotto l’albero

Roma – Referendum: la riforma costituzionale è stata spazzata via da una sconfitta forse non prevista; è ovvio che anche lo spirito conservatore come quello riformista auspica una contestualizzazione spazio-temporale della Carta alle esigenze dell’attualità. Ma la critica che in questi mesi ci siamo sentiti di muovere – nello spirito eterogeneo della componente del NO – è partita dalla cattiva scrittura sia sul piano formale, che su quello sostanziale e finanche linguistico del cambiamento pianificato. Cambiamento che non sempre è sinonimo di miglioramento.

La sfiducia a Renzi: quasi il 70 per cento (68, 4%) degli italiani si è recato alle urne. All’estero invece vota solo il 30 per cento degli elettori. Il No ha stravinto in tutte le regioni tranne il Trentino Alto Adige, la Toscana, e l’Emilia. Finisce così 59, 6% a 40, 4% per il No. Il Premier si è dimesso e forse lascerà anche la segreteria del Pd. D’Alema accoglie con gaudio la sconfitta di Renzi e dichiara che il Pd non è più il Partito di Renzi.

Movimento 5 stelle: “… ci prepariamo a governare il Paese, noi non siamo più l’antipolitica”. Di Maio: “Saremo responsabili ma deciderà Mattarella”.

Meloni e Salvini compatti: “Andiamo alle elezioni”. I due leader di Destra e Lega sollecitano  tempi brevi per addivenire quanto prima alle votazioni e scongiurare nuovi esecutivi calati dall’alto, sottomessi ai poteri delle banche e agli ordini di Bruxelles.

Codacons: è stata presentata dal Codacons una denuncia alla Procura di Roma in quanto su Televideo vi era nei giorni scorsi una pubblicità a favore del Si.

Mattarella pensiero: ambienti vicini al Presidente della Repubblica disegnano l’idea di un governo ponte che si occupi della riforma elettorale.

Roma: inchiesta su il Tempo di Roma a cura di Valentina Conti. A Santa Maria in Via, in pieno centro storico, c’è un crocifisso del ‘600 appoggiato ad un altare che sta per crollare. La cappella che custodisce il crocifisso è stata chiusa, e non arrivano aiuti né finanziamenti. Un’altra goccia di pressapochismo nell’oceano capitolino del degrado che sta coinvolgendo anche arte e monumenti.

Bruxelles: l’Italia rischia di non conformarsi ai dettami presenti nel Patto di Stabilità europeo e dovrà ponderare i mezzi necessari per realizzare le misure necessarie. Bruxelles si augura che a porre in atto queste strategie sia eventualmente il nuovo governo. L’esame in tal senso è atteso per marzo, data relativa al prossimo appuntamento di verifica.

Merkel: è dispiaciuta per la sconfitta del fronte renzista, riconoscendo la sua continuità rispetto al riformismo europeo, ma rispetta l’esito democratico italiano. Viene riconfermata con ampia maggioranza a capo del suo partito (CDU).

Mattarella-Renzi: il Presidente della Repubblica, in una nota dopo l’incontro con Renzi, ha messo in risalto l’esigenza di dover “rispettare le scadenze”. L’ipotesi più papabile fino a questo momento è, dunque, che Renzi possa rimanere fino all’approvazione della Legge di Bilancio da varare in Senato in tempi velocissimi (fine settimana).

Terrorismo: “… per abbattere il terrorismo non bastano i servizi di intelligence, i mezzi militari, la politica e la diplomazia. Serve un’autodisciplina dei mass media perché i mass media, schiavi della competizione che regola il mondo dell’informazione, si stanno rivelando, seppure inconsciamente, i principali alleati dei terroristi; il fattore competitivo giornalistico senza regole si sta rivelando decisivo in gran parte per il risultato politico di attentati, agguati e rapimenti”. Parola di Ralph Tophoven, uno dei massimi esperti occidentali di terrorismo islamico. Egli dirige un centro di ricerca, studio, monitoraggio dei principali fenomeni legati al mondo del terrorismo (dal sito: www.buonenotizie.it).

Milano: la città della Madunina ha vinto ed è stata riconosciuta come la città più accessibile dai disabili. Erano quattro le finaliste: la francese Tolosa, Vaas, cittadina del nord della Finlandia, Kaposvaa, in Ungheria, 180 chilometri a sud di Budapest, e Milano.

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