DIRITTO ALLA VITA: ANCORA CENSURA

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Scrive l’Associazione Pro Vita: sapevi che ormai gli abortisti vorrebbero censurarci persino a casa nostra? Continua a leggere per credere…

Il presidente del I Municipio di Roma, Sabrina Alfonsi del PD, insieme ad alcune consigliere e cittadine, ha diretto un “blitz” contro la sede di Pro Vita a Roma per coprire un manifesto regolarmente affisso in vetrina, raffigurante un bimbo di 11 settimane nel grembo materno.

Hanno così imbrattato la sede con cartelli abusivi in favore dell’aborto. In altre parole, un presidente di Municipio, che – in teoria – dovrebbe lavorare per tutti i cittadini, si fa portavoce di una minoranza di abortiste per censurare un manifesto raffigurante un bimbo nel grembo affisso regolarmente all’interno della sede di Pro Vita…

Ormai gli abortisti non tollerano che si possa manifestare in favore della vita nemmeno nel proprio domicilio! Questa azione abusiva e liberticida da parte di un presidente di Municipio è intollerabile.

Nei prossimi giorni, i partiti di opposizione presenteranno una mozione per chiedere le dimissioni della presidente Sabrina Alfonsi

Dobbiamo difendere la libertà di manifestare la verità sulla vita pubblicamente (figuriamoci nelle nostre sedi)! 
Da Sabrina Alfonsi – dichiara Toni Brandi, presidente dell’associazione Pro Vita – abbiamo subìto un atto incivile e abusivo lunedì sera, quando la signora in questione ha deciso, con altre abortiste della Giunta, di imbrattare il manifesto in difesa del nascituro che è esposto nella nostra vetrina affacciata sulla strada. Per questo, insieme a sostenitori di Pro Vita e altri cittadini, siamo scesi in campo in difesa della libertà di dire la verità sul valore della vita. Ci siamo presentati all’assemblea del Consiglio Municipale di Roma Centro per sostenere la richiesta di dimissioni del Presidente Alfonsi.”.

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