DOPO LA NOMINA DI ALFANO, LE PRIMARIE PER IL RILANCIO DEL PDL (di Saverio Congedo)

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L’avvio delle procedure di nomina di Angelino Alfano alla Segreteria Politica del PDL deve costituire solo un primo, importantissimo passaggio di una strategia più am pia di rilancio del Partito che gli consenta di affrontare le sfide decisive di fine-legislatura, recuperando una adeguata sintonia con il suo elettorato di riferimento che mostra segni di insofferenza e stanchezza.

Nell’agenda di Alfano non possono mancare maggiore radicamento del Partito sul territorio, meccanismi efficaci di democrazia e meritocrazia interna, nuova metodologia di selezione della classe dirigente e dei candidati alle elezioni che consenta a chi lo ritiene di mettersi in gioco ed al nostro elettorato di effettuare liberamente e direttamente le scelte che sarà poi chiamato a sostenere nel confronto elettorale.

Certo è che le “primarie” si sono rivelate per la sinistra uno straordinario propellente che le ha consentito di recuperare e sopravanzare distacchi che in partenza apparivano insuperabili, hanno proposto all’elettorato candidature già collaudate e dotate di un crisma prezioso di vittoria, ed hanno consentito anche il recupero di candidati non vincenti ai quali è stata data comunque la possibilità di misurarsi. Con tale metodo, possiamo serenamente ipotizzare che anche i nostri risultati, che hanno spesso risentito di scelte non condivise o di evitabilissime divisioni, sarebbero stati di gran lunga migliori.

Di qui la necessità di avviare un movimento d’opinione interno al Centro-destra che si faccia carico di una proposta forte nella direzione del radicamento, del coinvolgimento e della democrazia e meritocrazia interna proprio attraverso il meccanismo delle primarie anche in considerazione dell’importanza avuta dalla mobilitazione dei gazebo nella costruzione di un partito che non a caso si chiama “Popolo” delle Libertà”.

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