ECCO PERCHE’ TRUMP PUO’ ANCORA VINCERE

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Riprendiamo da NAZIONE/RESTO del CARLINO/IL GIORNO di oggi 23/10/2020, a pag.2 con il titolo “Ecco perché Trump può ancora vincere”, il commento di Cesare De Carlo:

“Nei dibattiti presidenziali rispunta il fattore S. E S sta per “shy”, timido. Chi è timido? Donald Trump? Ovviamente no. Ma una parte dei suoi elettori sì.

Sono quelli che lo storico Casey Klofstad chiama gli “shy Trumpers”, i trumpiani timidi. Furono loro quattro anni fa a rovesciare i pronostici che davano per strafavorita Hillary Clinton. La cosa si ripeterà il 3 novembre? È difficile ma non è da escludere. È difficile perché circa la metà delle schede elettorali arriverà per posta, il doppio rispetto al 2016. Paura del Covid. E i democratici sono più abili nello sfruttare le assurdità di un sistema elettorale che in una ventina di Stati non prevede alcuna identificazione.

Al seggio basta presentare la bolletta del telefono o della luce. Immaginare quando si spedisce una scheda anonima! lo stesso di schede ne ho ricevute due. Sino a ieri i voti per posta erano 35 milioni. Presumibilmente due su tre democratici. Ma quest’anno i timidi sono presumibilmente più del 2016. Nei sondaggi non dicono per chi voteranno.

Vogliono evitare di mettersi in cattiva luce nell’America del politically correct, sul posto di lavoro, fra i vicini… Per il 90 per cento dei giornali, delle tv, dei social media essere trumpiano ti espone all’accusa di razzismo, negazionismo pandemico, prevaricazione istituzionale.

In conclusione: Biden, come la Clinton, potrebbe vincere il voto popolare e perdere quello elettorale. È già accaduto. Nel 2000 il democratico Gore ebbe più voti del repubblicano Bush ma alla Casa Bianca ci andò quest’ultimo. E così nel 1888 (Cleveland contro Harrison), nel 1876 (Tilden contro Hayes), nel 1824 (Jackson contro Adams).

I timidi e gli indecisi saranno ancora determinanti? Trump ha tirato fuori la sua October Surprise, Biden e figlio in affari con l’Ucraina. Biden lo accusa di pagare tasse in Cina ma non in Usa. Intanto in Ohio sono alla pari. Nessuno è mai diventato presidente senza l’Ohio.”.

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