EUROPA: PROVE DI SUICIDIO DEMOGRAFICO (L’Ora del Salento, 13 ottobre 2007, pag.11)

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0005vp90.jpg OSSERVATORIO GEO-POLITICO
(a cura di Roberto Cavallo)

Secondo le ultime ricerche ISTAT sarebbero tre milioni gli immigrati regolari presenti in Italia, con un incremento di oltre il 10% nell’ultimo anno. Tre milioni significano dunque il 5% della popolazione. A questo dato va aggiunto il numero indefinito degli irregolari. Ma l’elemento più interessante che in questi giorni l’Istat ci fornisce riguarda la natalità: secondo l’Istat infatti il 10% di tutti i nuovi nati in Italia proviene da genitori stranieri.

Il trend è sempre in crescita, e fa da contraltare alla denatalità italiana ed europea in generale. Come riferisce Silvano Stracca dalle pagine della rivista “Il bollettino salesiano” (Quo vadis Europ a ?, ottobre 2007, pagg. 12 e seguenti) di questo passo alla fine del secolo, intorno al 2100, gli Italiani saranno 15 milioni, mentre la Germania scenderà d agli attu ali 80 milioni a 32. Gli Spagnoli rimarranno poco più di 10 milioni. L’Europa e l’Italia si avviano dunque verso un lento ma inesorabile – così almeno sembra – suicidio demografico. E senza andare troppo in là, già nel 2050 la popolazione europea sarà appena il 7% di quella mondiale, mentre fra 20 anni il 30% della società europea sarà composto da “over 65″: ecco che appare inevitabile l’arrivo negli anni a venire di nuove masse di immigrati, specie dalla sponda meridionale del Mediterraneo, dove l’incremento demografico conosce ritmi vertiginosi, pronte ad occupare i posti lasciati vuoti dall’uomo europeo. D’altronde, perchè un gruppo sociale cresca con ritmi naturali, ogni donna dovrebbe dare alla luce 2,1 bambini nell’arco della propria vita; mentre l’attuale tasso di fertilità degli Europei è fermo all’1,35.

L’Italia e la Spagna, nazioni di tradizione cattolica, si attestano esattamente su tale media, addirittura al di sotto di quella di altri Paesi europei protestanti. Fa eccezione solo l’Irlanda, dove, peraltro, l’aborto è ancora illegale.

Non resta allora che provare a rispondere all’interrogativo di Benedetto XVI: “Il problema dell’Europa che apparentemente quasi non vuole più avere figli, mi è penetrato nell’anima. Quest’Europa sembra essere stanca, anzi sembra volersi congedare dalla storia. Perchè?”

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