FATIMA, 99 ANNI FA (di Marco Invernizzi)

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wojtylaIeri la Chiesa ha ricordato la prima apparizione avvenuta a Fatima, 99 anni fa, quando la Madonna apparve ai tre pastorelli, il 13 maggio 1917: Lucia, Giacinto e Francesca, oggi tutti riconosciuti santi.

Si tratta di una ricorrenza particolarmente cara ad Alleanza Cattolica, che ha sempre guardato al messaggio di Fatima come a una fonte di ispirazione.

Il mistero di Fatima consta di tre parti, l’ultima delle quali rivelata solennemente nel 2000, con tanto di commento teologico del Card. Ratzinger, allora Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede.

Dopo avere mostrato l’inferno ai tre bambini e avere annunciato la rivoluzione comunista in Russia, Maria rivela come il XX secolo sarebbe stato il secolo dei martiri, fino al tentato assassinio del Papa, nel 1981, poi sventato grazie alle penitenze e alle preghiere di chi prese sul serio il messaggio del 1917.

La terza parte del messaggio non contiene novità eclatanti, non indugia a solleticare vane curiosità, ma ci indica una verità importante, ossia che la storia è il luogo dove avviene lo scontro drammatico tra le forze del bene e quelle del male e che queste ultime possono essere sconfitte se i “buoni” fanno la loro parte. La penitenza e la preghiera, per la conversione dei “lontani”, richieste nelle apparizioni hanno ottenuto dei risultati importanti, fra cui la caduta del comunismo, la fine dell’Unione sovietica, in attesa della conversione della Russia.

Fatima è anche la dolcezza che proviene dalla tenerezza del cuore della Madre e la fecondità del sangue dei martiri, raccolto da due angeli ai piedi della croce nella visione descritta da suor Lucia. Questo sangue ha cambiato la storia, per esempio salvando la vita di San Giovanni Paolo II grazie alla mano materna che ha deviato la pallottola che lo aveva colpito, come lui stesso racconterà proprio a Fatima, nel 1982, durante il pellegrinaggio del ringraziamento un anno dopo l’attentato.

Il grande insegnamento del messaggio di Fatima sta anche in questo invito alla nostra libertà affinché decidiamo di essere protagonisti nella storia, mettendoci a disposizione di Dio, compiendo la Sua volontà, battendoci ogni giorno per la sua causa.

Teniamo sempre presente questo grande insegnamento, sedici anni dopo l’inizio del terzo millennio, in un secolo che ancora vede spargere il sangue di nuovi martiri, uccisi dal fanatismo islamico, come ieri dalla violenza comunista. L’appello alla nostra libertà potrebbe veramente anticipare l’avvento del Cuore immacolato di Maria promesso a Fatima e aiutare i tanti che soffrono per la persecuzione, cristiani ma non solo, a liberarsi da questo giogo mortale.

 

Marco Invernizzi

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