GIORGIA MELONI: LA PACE GIUSTA

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Nel corso del suo intervento video al Cpac, la convention dei conservatori che si è tenuta a Washington, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha detto cose interessanti e straordinariamente vere.

Uno stralcio: “Qualcuno può vedere l’Europa come distante, lontana, persa, io vi dico che non è così”.

L’Europa e gli Stati Uniti devono “lavorare insieme per costruire una pace giusta e duratura” in Ucraina, ricordando la lotta del “fiero” popolo ucraino che combatte per la libertà, contro un aggressore brutale: “un popolo coraggioso combatte contro una brutale aggressione“.

I nostri avversari sperano che il presidente Trump si allontani da noi“, ma “io lo conosco, è forte ed efficace, dimostreremo che si sbagliano“.

E ancora: “La sinistra radicale vuole cancellare la nostra storia, minare la nostra identità, dividerci per nazionalità, per genere, per ideologia. Ma non ci lasceremo dividere perché siamo forti solo quando siamo insieme. E se l’Occidente non può esistere senza l’America, o meglio le Americhe, pensando ai tanti patrioti che lottano per la libertà in Centro e Sud America, anche quei paesi non esisterebbero senza l’Europa”.

Anche con questo intervento Giorgia Meloni ha invitato a non dimenticare gli Ucraini e chiede una pace, sì, ma che sia giusta.

Se un po’ tutti speriamo nella “pace di Trump”, non possiamo esimerci dal chiederci: che cosa ne sarà dell’Ucraina e del suo popolo, che per tre anni ha combattuto valorosamente sacrificando centinaia di migliaia di uomini per difendere la propria patria? Saranno sacrificati, in nome della pace, come i combattenti anticomunisti consegnati dagli Alleati ai sovietici dopo la fine della Seconda guerra mondiale? E quanto dell’Ucraina resterà agli ucraini? E chi garantirà l’indipendenza della parte di Ucraina che resterà libera dalla dominazione russa?