HONG KONG: LA CINA SPONSORIZZA IL “REGNO DEL TERRORE”

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Gli arrestati. Titolo redazionale

Dal sito AsiaNews leggiamo e pubblichiamo la cronaca di Paul Wang: “L’arresto compiuto ieri dalla polizia (il 18 aprile scorso, n.d.r.) di 15 personalità democratiche di Hong Kong è una “ovvia persecuzione politica”: lo dichiara la Commissione diocesana di Giustizia e Pace, che chiede di fermare ogni arresto fino a che non è varata una commissione indipendente che giudichi l’operato della polizia, secondo le “cinque domande” espresse da mesi dal movimento anti-estradizione.

Le forze di polizia del territorio hanno arrestato 15 personalità del movimento pro-democrazia, accusandole di aver “organizzato e partecipato a assemblee illegali”. Dal giugno 2019, ad Hong Kong vi sono state ogni weekend manifestazioni che domandavano la cancellazione della legge sull’estradizione. Le manifestazioni sono poi divenute sempre più pressanti nella richiesta di piena democrazia per il territorio e di garanzie per la salvaguardia dello stile di vita di Hong Kong, come è inscritto nel principio “un Paese, due sistemi”.

Fra gli arrestati figurano personalità di altissimo livello: l’ex presidente del Partito democratico Martin Lee, definito “il padre della democrazia di Hong Kong”; Albert Ho anch’egli del Partito democratico; il sindacalista e già parlamentare Lee Cheuk-yan; Leung Yiu-chung, Yeung Sum, Au Nok-hin, Richard Tsoi, Sin Chung-kai, Cyd Ho.

Un altro arresto è quello del magnate Jimmy Lai e di Margaret Ng, personalità giuridica di alto profilo, membro del Civic Party. Molti degli arrestati sono stati rilasciati su cauzione.

Secondo la Lega dei democratici sociali, gli arresti sono legati alle manifestazioni del 18 agosto e del primo ottobre 2019.

Alla manifestazione del 18 agosto, la polizia aveva dato solo il permesso di occupare il Victoria Park, ma l’afflusso di 1,7 milioni di persone ha fatto traboccare il raduno anche in altre vie e piazze. Per la polizia ciò è stato illegale. La manifestazione del primo ottobre non aveva il permesso ed è stata bollata come “rivolta”.

Alcuni parlamentari democratici, come Claudia Mo, hanno definito la retata della polizia come l’inizio di un “regno del terrore”. Secondo la Mo, il governo è terrorizzato che l’opposizione conquisti la maggioranza nelle prossime elezioni legislative che si terranno in settembre.”.

Desta dunque non poche perplessità il fatto che la Cina comunista sua stata nominata nel gruppo consultivo del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC), un organo dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite…

 

 

 

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