I BENI TOLTI ALLA CRIMINALITA’ E DATI AL TERRITORIO

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Alfredo Mantovano

 

Anche nel Salento giungono i finanziamenti che coniugano legalità, sicurezza e integrazione sociale. Lo riferisce in un comunicato l’On. le Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato agli Interni.

E infatti l’Autorità di Gestione del “PON – Sicurezza per lo sviluppo – Obiettivo Convergenza 2007 – 2013” ha approvato quattro progetti che interessano il Salento.

Si tratta, nello specifico, del progetto “Koinè” presentato dal Comune di Lecce per un importo pari a 2.100.000 €, che prevede la realizzazione di un centro notturno di accoglienza per persone senza fissa dimora, nell’ambito dell’Obiettivo operativo 2.5 teso alla ridestinazione a fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata: si tratta di un immobile sottratto al clan Vincenti.

Per lo stesso Obiettivo operativo il Comune di Taurisano (LE) beneficia di 561.000 € per il finanziamento del progetto “PONte creATTIVO”: interessa tre beni confiscati al gruppo criminale riconducibile a Giuseppe Scarlino, già esponente della malavita locale. L’intervento mira alla realizzazione di centri per l’integrazione e il reinserimento lavorativo di giovani svantaggiati ed ex detenuti (fra i 18 e i 30 anni) attraverso laboratori, attività di formazion e prof essionale e di realizzazione di manufatti con tecniche tradizionali.

Nell’ambito dell’Obiettivo Operativo 1.3, il Comune di Palmariggi (LE) riceve 87.465,60 € per la realizzazione, in località Montevergine, di un sistema di videosorveglianza per la tutela ambientale e la prevenzione e il contrasto dei reati ambientali. Risponde all’esigenza concreta di garantire un costante monitoraggio e di contrastare tale tipologia di reati alla luce del fatto che l’economia su cui si fonda il centro salentino è prettamente agricola.

Infine, il Comune di Cisternino (BR), nell’ambito dell’Obiettivo operativo 2.1, ottiene un finanziamento di importo pari a 280.000 € per la realizzazione del “Centro polifunzionale per immigrati Padre Massimiliano Kolbe”.        

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