IL POTERE DI ERDOGAN SULLA STAMPA ESTERA

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Zaman, giornale turco dell'opposizione. Per le gravi minacce, costretta a chiudere anche la sede parigina
Zaman, giornale turco dell’opposizione. Per le gravi minacce, costretta a chiudere anche la sede parigina

Dall’editoriale del “Il Foglio” del 2 settembre 2016 leggiamo e riprendiamo:  “Un giornale turco con sede in Francia chiuderà dopo aver ricevuto centinaia di minacce di morte a causa delle critiche rivolte al presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

Zaman, che è apertamente ostile al regime islamista in Turchia, ha annunciato la chiusura citando “rischi per la sicurezza”. Il direttore, Emre Demir, ha detto che il partito Akp di Erdogan è dietro le oltre duecento minacce di morte ricevute dal quotidiano parigino.

Nel febbraio scorso, in Turchia, Zaman era stato commissariato dal governo con l’accusa di essere legato al movimento dell’imam Fethullah Gülen, indicato da Erdogan come l’istigatore del fallito colpo di stato. La repressione in Turchia ha avuto dunque conseguenze anche in Francia. In una intervista a Politis, il redattore capo di Zaman France denuncia “…una vera e propria volontà di importare la repressione in Europa e in Francia”. Zaman non è certo il primo caso.

Il presidente della Turchia ha querelato Mathias Döpfner, numero uno della Springer Verlag, la più grande e prestigiosa case editrice tedesca, perché aveva espresso solidarietà a Jan Böhmermann, giornalista della tv pubblica tedesca attaccato, messo sotto processo e condannato pubblicamente da Angela Merkel su richiesta di Ankara per avere fatto della satira contro il presidente turco.

Erdogan ha ordinato l’arresto di Ebru Umar, giornalista turco-olandese che lo aveva irriso su Twitter, e ha intentato causa contro il giornale De Telegraaf, che ha pubblicato una caricatura di Erdogan come una scimmia che schiaccia la libertà di parola.

Erdogan ha pure chiesto che venga processato il comico olandese Hans Teeuwen, che durante un intervento a Rtl si è scagliato contro il presidente turco, ricoprendolo di epiteti e concludendo che il “il sultano”, secondo lui, avrebbe ancora una fellatio in sospeso da praticargli.

A chiudere gli occhi sulla guerra di Erdogan alla libertà di espressione si finisce con l’annuncio, apparso due giorni fa sul sito internet della testata turca con base a Parigi: “L’aventure Zaman France se termine”. Intanto, Can Dündar è esiliato a Berlino. Quanto impiegherà il sultano a mettere gli occhi sulle nostre  testate?”.

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