INDONESIA: FRUSTATI IN PIAZZA IN NOME DELL’ISLAM

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Dal sito www.informazionecorretta.com del 1° febbraio 2020 leggiamo e pubblichiamo: “Non si fermano le fustigazioni pubbliche nella regione di Aceh (Indonesia) che si trova sulla punta settentrionale dell’isola di Sumatra, dove lo scorso 28 gennaio 2021 sei persone accusate di aver violato la legge islamica, sono state sottoposte a quello che autorità locali chiamano “tortura pubblica”. Tra le persone fustigate c’era anche una coppia di uomini arrestati nel novembre scorso all’interno di un albergo a ore, ai quali sono stati inflitti 80 colpi a testa. La fustigazione pubblica è una punizione prevista per una serie di “reati” che includono il gioco d’azzardo, il consumo di alcolici, l’adulterio e i rapporti omosessuali. Il turpe spettacolo è stato quello solito; folto pubblico, giornali e televisioni che hanno assistito alla punizione inflitta ai due uomini (svenuti dal dolore dopo le prime venti frustate), comprese le suppliche affinché il solerte ufficiale governativo fermasse il suo bastone di rattan. L’uomo dopo che la madre di uno dei due uomini è svenuta per l’emozione ha consentito una breve pausa per farli bere, ma poi ha continuato. 

“L’applicazione della sharia islamica è definitiva, non importa chi sia, e anche i visitatori devono rispettare le norme locali” Heru Triwijanarko, funzionario dell’ordine pubblico” (Afp).

Le altre persone presenti sul palco per essere punite hanno ricevuto tra le 17 e le 40 frustate per “aver bevuto alcolici o incontrato membri del sesso opposto”. La regione di Aceh ha iniziato a utilizzare la shari’a (legge islamica) dopo che le era stata concessa un’autonomia speciale (2001) nel tentativo del governo centrale di fermare un’insurrezione separatista armata durata molti anni.

I gruppi per i diritti umani definiscono crudele le fustigazioni pubbliche e il presidente indonesiano Joko Widodo ha chiesto che finiscano. Tuttavia, la popolazione di Aceh sostiene l’adozione e le punizioni previste dalla shari’a.”.

 

 

 

 

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