INIZIATIVE CONTRO LA LEGGE LIBERTICIDA SULL’OMOFOBIA

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Se uno dice: "E' bene che un bimbo abbia mamma e papà", perché deve andare in galera? Sosteniamo la libertà di espressione
Se uno dice: “E’ bene che un bimbo abbia mamma e papà”, perché deve andare in galera? Sosteniamo la libertà di espressione

In tanti, circa quattrocento, sono intervenuti a Milano al convegno organizzato da Alleanza Cattolica sabato 5 ottobre in tema di ideologia del gender e omofobia.

Tanta gente, molto entusiasta, attenta per quattro ore consecutive – senza intervallo – a una serie di relazioni di grande spessore, con la prima testimonianza in Italia del portavoce della Manif pour tous francese, Tugdual Derville. Un ringraziamento doveroso e affettuoso a tutti coloro che hanno sacrificato qualcosa per organizzare un bell’evento, alle quasi duemila persone che l’hanno seguito in diretta streaming, ai giovani che hanno messo insieme un servizio di accoglienza impeccabile, fermo e cordiale contemporaneamente, come è giusto che sia. Un ringraziamento anche alle Forze dell’ordine che hanno protetto l’incontro dalla violenza dei movimenti lgbt, che avevano di fatto impedito un analogo convegno a Casale Monferrato pochi giorni prima. L’incontro ha avuto anche un discreto eco stampa, soprattutto video.

Il pubblico ha potuto conoscere i pochi parlamentari che si stanno battendo contro l’introduzione della legge sull’omofobia, e a costoro è stato offerto un pubblico che li stima nella misura in cui difendono con fierezza i principi non negoziabili. Piccole cose, direte, ma purtroppo non c’è una grande concorrenza…

La legge sull’omofobia (disegno di legge Scalfarotto) verrà calendarizzata al Senato nelle prossime settimane; poi, se corretta, dovrà ritornare alla Camera e quindi di nuovo al Senato. Quando si approvano cattive leggi, il bicameralismo perfetto permette di fare guadagnare tempo alla società, pur essendo una follia istituzionale. Non possiamo pensare di fermarla, anche perché i numeri del Parlamento non lasciano molte speranze. Ma il convegno ha dimostrato che esistono molte persone che non si arrendono a una deriva giacobina e liberticida, che non vogliono, come ha detto Massimo Introvigne aprendo i lavori, “andare in prigione per aver detto che un bambino è bene che abbia un padre e una mamma“. Allora la lotta contro questa legge è importante che venga combattuta nel corpo sociale, nelle scuole, in famiglia, sul posto di lavoro, parlando alle persone ad una ad una, preparandosi per essere convincenti. In pratica, bisogna costruire una rete di amici che stiano insieme per diffondere i principi non negoziabili, una rete leggera, flessibile, che lasci spazi di libertà quasi totali ai gruppi che ne faranno parte, ma che sia inflessibile nei contenuti, che non ceda ad alcun compromesso dottrinale. Questa rete servirà anche in prospettiva delle prossime battaglie, quando cercheranno la legalizzazione delle unioni civili e poi di quelle omosessuali, permettendo a queste ultime anche di adottare bambini.

In questo senso la battaglia continua. Domani, sabato 12 ottobre, ci sarà una nuova tappa, con la veglia delle Sentinelle in Piedi, che si ritroveranno a Milano, alle ore 17.00 in Piazza Cordusio, per affermare silenziosamente il loro rifiuto di questa pessima legge. C’è bisogno della presenza di molti per salvare la libertà d’opinione di tutti, quindi invitate amici e conoscenti. Chiamateli a manifestare ma soprattutto fate in modo che conoscano il contenuto di questa legge e ne comprendano a pieno le conseguenze.

Presentata come un provvedimento volto ad evitare atti di violenza e discriminazione, la legge potrebbe invece impedire di fatto il libero esercizio della libertà di pensiero e di espressione.

Con questa legge chiunque dichiari pubblicamente che la famiglia è formata da padre, madre e figli  potrebbe essere denunciato per omofobia e dunque rischiare il carcere.  Stessa sorte toccherà a chi sostenga pubblicamente che le coppie formate da persone dello stesso sesso non dovrebbero adottare dei figli e nemmeno di procurarseli mediante l’inseminazione o l’utero in affitto.

Un assaggio di quello che potrebbe succedere lo abbiamo avuto qualche giorno fa, quando a Casale Monferrato il Movimento per la vita, Alleanza Cattolica e Comunione e Liberazione hanno organizzato un dibattito dal titolo “Gender Omofobia Transfobia: verso l’abolizione dell’uomo?”.  Il convegno è stato interrotto dall’intrusione – violenta – di esponenti dell’associazionismo di sinistra.

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