IPOTESI SU MARIA

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messori.jpg L’inizio dei tempi contemporanei è anche l’inizio della serie di apparizioni mariane che attraversano l’ Ottocento e si prolungano nel Novecento.
A Parigi, in Rue du Bac, nel novembre del 1830, la Vergine Santa appare ad una novizia vincenziana: Caterina Labourè.
A settembre di quello stesso anno il primo convoglio ferroviario della storia, a Liverpool in Inghilterra, percorreva in poco più di due ore 50 chilometri. Il treno e la ferrovia, emblemi della modernità, iniziavano a muovere i loro primi passi, solleticando l’orgoglio umano quanto alle sorti “meravigliose e progressiveNon ai treni e alle ferrovie, ma a quell’incipiente utopia positivista, sembra che la Madonna abbia inteso rispondere facendosi presente in mezzo a persone umili, considerate poco più di nulla dal mondo che conta: una novizia, una ragazzina, dei bambini

Così assistiamo ad una vera e propria “epifania” mariana, scandita da varie tappe: La Salette (1846), Lourdes (1858), Pontmain (1871), Fatima (1917) e molte altre ancora: tutti episodi ormai ampiamente riconosciuti come autentici dall’autorità ecclesiastica.

Scrive Vittorio Messori nel suo recentissimo libro Ipotesi su Maria (Edizioni ARES, Milano, 2005, pagg.544, euro 18): “Per reggere al massiccio urto delle ideologie moderne, degli ismi dall’apparenza suadente e dagli effetti disastrosi, non occorreva quell’aiuto straordinario costituito dall’intervento visibile della Madre nella storia, con quel suo ciclo di apparizioni che accompagna le tappe della Via Crucis della cristianità?”

Con questo volume, che fa da pendant al bestseller “Ipotesi su Gesù”, Vittorio Messori con argomentazioni tanto serrate quanto avvincenti ci accompagna insomma in una storia parallela a quella della modernità positivista e sempre saccente, tanto quando tratta di teologia che di scienze sociali.

L’Autore prende per mano il lettore e da indizi apparentemente insignificanti lo spinge a scoprire verità di non poco conto, di quelle che, tanto per intenderci, ti fanno esclamare: Ma come ho fatto a non pensarci prima?

Così al lettore viene data specifica ragione del ruolo mariano – assolutamente fondamentale – all’interno della dottrina cristiana, dalle origini sino al nostro XXI° secolo.

Il libro va benissimo per i credenti, che in esso trovano una miniera di spunti di riflessione e di gustosi aneddoti storici che da soli sgonfiano dubbi e riserve mentali, frutto di ignoranza religiosa oramai stratificata e troppo spesso subalterna alla cultura anti-cristiana dominante.

Il libro va benissimo per gli agnostici e i non credenti, purchè, ovviamente, in buona fede e liberi da preconcetti Essi saranno comunque aiutati nella ricerca dalle provocazioni di Messori, tanto oggettive quanto affascinanti, così che il dubbio non rimanga per sempre allo stato latente. Scopriranno, se vorranno, il volto di un Padre, che per rispettare sino in fondo la libertà dell’uomo predilige il chiaroscuro; che anche per mezzo di Maria appare e scompare nel cammino dell’umanità per quanto è necessario, senza invadenza e senza forzare alcunchè.

Se Lourdes con i suoi 65 miracoli ufficiali e le altre migliaia di guarigioni scientificamente inspiegabili la fa da padrona, sono molteplici gli avvenimenti riportati nel libro che lasciano sconcertati, quasi senza respiro. Come per esempio quella bandiera azzurra a dodici stelle che è simbolo dell’Unione Europea e il cui itinerario storico descritto da Messori porta proprio a Lei, alla Vergine di Nazareh, che “tutte le generazioni chiameranno beata“.

E, indegnamente, anche la nostra

Roberto Cavallo

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