LA CINA UCCIDE IN TIBET

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“Il Corriere della Sera” e “Repubblica” di venerdì 22 agosto rilanciano in prima pagina l’allarme del Dalai Lama: la C ina uccide in Tibet.

Federico Rampini, corrispondente per il giornale romano a Pechino, sinologo e autore di vari libri sul nuovo corso cinese, così commenta: “Lontano dai fasti delle Olimpiadi continua il calvario del popolo tibetano…L’esercito cinese ha sparato sulla folla, uccidendo un numero imprecisato di manifestanti. Lo ha rivelato ieri il Dalai Lama, durante la sua visita in Francia, in un’intervista a Le Monde…”.

Rampini nel corso del suo articolo riporta anche i numeri dichiarati dal Dalai Lama: dal mese di marzo 2008 a tutt’ oggi almeno 400 persone sarebbero state ammazzate dagli agenti cinesi sparando a bruciapelo sui manifestanti tibetani. Altri 10.000 giacciono arbitrariamente imprigionati nei campi di detenzione e rieducazione. E secondo il Dalai Lama “… Dopo le proteste di marzo e l’Olimpi ade, avev amo creduto a dei segnali positivi. Siamo stati presto smentiti, i nostri emissari si sono trovati davanti a un muro” (Corriere della Sera).

Dunque: le Olimpiadi continuano, ma la mattanza anche!


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