LA FORZA TRANSNAZIONALE DEL NARCOTRAFFICO: DETERMINANTE L’APPORTO DELLE FARC COLOMBIANE E DEI QAEDISTI DEL MAGHREB

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africa_droga_mapNon sono solt anto i T alebani afghani a rifornire il mercato occidentale della droga. In tempi di globalizzazione (dell’economia ma anche delle mafie) non stupisce l’esistenza di una “flotta fantasma” che trasferisce cocaina – e armi – dal Venezuela in Africa. Apprendiamo la notizia dal Corriere della Sera di domenica 20 dicembre (pag. 9): “Il 5 novembre su una pista semi preparata a Gao (Mali) sono stati trovati i rottami di un Boeing 727. Il jet sarebbe arrivato dal Venezuela con un carico di droga e armi. Fallito il decollo lo hanno incendiato. Il jet farebbe parte della flotta fantasma che trasferisce la polvere dal Sud America all’Africa occidentale, prima tappa per un percorso che ha come meta l’Europa”.

In queste operazioni sarebbero particolarmente attive sul versante americano le Farc colombiane e su quello africano le milizie qaediste del Maghreb. Da anni ormai ci sono più che semplici sospetti sull’esistenza di una santa alleanza internazionale che intorno al commercio della droga unisce i fondamentalisti islamici dell’Africa occidentale con i guerriglieri marxisti dell’America Latina.

Negli ultimi anni non solo la Colombia ma anche il Messico e il Brasile sono sconvolti da una vera e propria guerra interna che i narcotrafficanti hanno dichiarato alle istituzioni e soprattutto alle forze dell’ordine. Sono migliaia i poliziotti uccisi dai cartelli della droga. Se in passato i narcotrafficanti messicani oltrepassavano il confine statunitense per estendervi il proprio campo d’azione estorsivo, oggi mirano all’Europa, passando per l’Africa occidentale. Stanno infatti aum entando in modo consist ente la propria presenza sul mercato europeo e russo della cocaina.

Le nuove rotte e i progetti degli influenti cartelli messicani e colombiani sono stati raccontati da Michael Braun, ex-agente della Dea, l’agenzia antidroga statunitense (cfr.: www.americaoggi.info/2009/09/27/).

In un’intervista al quotidiano messicano El Universal, Braun ha raccontato di “…gruppi di narcotrafficanti messicani e colombiani, tra cui le Farc, che si stanno stabilendo in Africa occidentale dove trovano appoggio logistico da parte di gruppi africani del crimine organizzato per poi inviare tonnellate di cocaina in Europa e Russia”.

Nelle sue dichiarazioni, Braun ha anche dato qualche cifra: solo quest’anno (2009, ndr), ha precisato, i trafficanti invieranno in Europa fra le 400 e le 500 tonnellate di cocaina.

La stessa Chiesa messicana è presa di mira dai narcotrafficanti quando ne denuncia la violenza: il suo impegno in favore delle vittime del crimine provoca l’ odio dei guerriglieri verso i religiosi. Non a caso “Avvenire” di domenica 20 dicembre titola: “Choc in Messico: chiese “blindate” contro i narcos (pag. 24).

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