LA SOVRANITA’ NECESSARIA (recensione a cura di David Taglieri)

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Oggi più che mai viviamo travolti dagli eventi e ci rendiamo sempre più conto come istituti pre-politici e l’essenza stessa della Politica, quella appunto con la P maiuscola, siano messi in dubbio.

Allora fa sempre comodo avere nella propria personale biblioteca (quella materiale ma anche quella morale, perché il nero sulla carta deve restare nella mente) libri a metà strada fra manuali, saggi e pillole di riflessioni.

Perché la politica è vita, perché la vita è cultura: la Sovranità Necessaria, di Roberto De Mattei (Ed. Il Minotauro, pp.187, maggio 2001) rappresenta una serie di considerazioni sullo Stato nel suo rapporto con la modernità; parte con l’interrogativo su cosa vi sia di reale e di fondamentale dietro la sovranità necessaria.

L’excursus storico va di pari passo con l’analisi e l’accurato approfondimento degli eventi che hanno portato gli Stati a nascere, crescere, maturare e, nel caso, a implodere ed esplodere.

Il Sacro Romano Impero e la Cristianità medievale, rileggendo il Medioevo, solitamente vengono accostati a una visione negativa: il libro invece spiega quanto sia importante non farsi turlupinare da una moda politica connessa al nuovo linguaggio, in grado di condannare tutti i bagagli della storia e della tradizione.

Tradizione che non è museo, ma selezione e poi trasmissione.

Interessante, nel libro del Prof. De Mattei, anche lo studio della comunità in rapporto alla narrazione storica e agli avvicendamenti umani. Il saggio insegna quanto possano andare d’accordo Autorità e Libertà, obbedienza e regola, disciplina e bene dei cittadini.

Si passa quindi alla sovranità ipertrofica, con l’irrompere delle Rivoluzioni e la portata distruttiva delle stesse, con conseguenze che superano di gran lunga le premesse; l’equilibrio nell’Europa moderna, e tutto il diritto internazionale dopo Westfalia. La Prima Guerra Mondiale, con le sue conseguenze di fame e di miseria, segna la dissoluzione della sovranità. Poi il dibattito sui suoi fondamenti, con il pensiero di Carl Schmitt e Hans Kelsen…

Molto illuminante il paragrafo dedicato a Pio XII, con la concezione cristiana della sovranità.

Infine la dissoluzione dell’individuo, che non è più in grado di auto-decifrarsi, e di capire cosa avvenga intorno a lui, annichilito da internet, da promesse elettorali e pubblicità che lo inducono a credere che è speciale, al di là di ciò che dice e fa. Sembra che nella società attuale tutti debbano essere speciali, mentre la vera sfida è la normalità.

Oggi il problema è clamoroso, l’individuo che mette in dubbio tutte le credenze e spesso cerca l’Assoluto in forme diluite di benessere, oppure si affida alle mode, agli idoli, o al Web. Sotto gli occhi di tutti un certo Casaleggio, che vorrebbe sostituire la vita reale con il Web, e che annuncia il suo messaggio fallimentare: l’uomo è Dio.

Invece anche la sovranità stessa -ci dice De Mattei- promana dall’alto e, se non illuminata, produce democrazie distorte ammantate di buonsimo e permissivismo, e dittature-mostri, che hanno prodotto quel che hanno creato.

Stato e sovranità sono caratteristiche naturali, derivano dal Diritto Naturale e non saranno mai superati dalla storia, nonostante il malcontento attuale, nonostante tutto.

Il libro del Prof. De Mattei è una ventata di realismo e di ottimismo per affrontare l’inquinamento contemporaneo dei media che vorrebbero condannare, sic et simpliciter, ordine, obbedienza e buona politica.

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