L’ALTRO RISORGIMENTO: VINCENZO SANTUCCI, UN CARDINALE AL SERVIZIO DI PIO IX

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Un libro di prossima pubblicazione (Edizioni D'Ettoris) sul cardinale Vincenzo Santucci

 

Nell’anno in cui ricorre il centocinquantesimo dell’unificazione politica della Nazione, segnato tuttora da diverse iniziative politiche e istituzionali, non mancano manifestazioni e convegni che fanno luce anche sui personaggi meno noti – ma non per questo meno importanti – di quel complesso fenomeno storico noto come “Risorgimento”. Tra questi, la figura del cardinale Vincenzo Santucci (1796-1861) merita di essere ricordata per più di un motivo. Come spiega, infatti, un volume di prossima uscita curato dal giornalista e saggista Omar Ebrahime ( Pio IX e la Questione Romana. Atti del Convegno sul cardinal Vincenzo Santucci,  D’ Ettoris Editori, Crotone 2011, pp. 96), che raccoglie scritti di taglio storico di diversi studiosi, Santucci fu uno dei prelati più vicini al beato Papa Pio IX (1846-1878) negli anni tumultuosi delle rivoluzioni che caratterizzarono il passaggio dalla prima alla seconda metà dell’Ottocento. Messosi in luce in Segreteria di Stato, Santucci – a lungo canonico della basilica papale di San Giovanni in Laterano, ove oggi riposa – fu infatti uomo di fiducia di Papa Mastai Ferretti per le questioni diplomatiche più rilevanti, a cominciare dalla possibile conciliazione tra il Regno sabaudo (in cui si andava affermando sempre più la strategia felpata ma risoluta del conte di Cavour (1810-1861)) e la Santa S ede. Il tentativo sarebbe fallito, ma è interessante osservare, come nota nel suo saggio lo storico Giuseppe Brienza, che ciò non impedì a potenze straniere – da sempre “interessate” alle vicende italiane – di far sapere ai corrispettivi colleghi diplomatici che Santucci, i cui gesti pubblici furono dai più equivocati, sarebbe stato ben visto ad dirittura come successore di Pio IX.

A Pio IX nel 1978, invece, succederà un conterraneo di Santucci, destinato comunque a scrivere pagine altrettanto luminose della storia recente della Chiesa, l’ex arcivescovo di Perugia Vincenzo Gioacchino Pecci (1810-1903), ovvero Papa Leone XIII. Ma il ruolo svolto da Santucci non si limitò solamente all’aspetto politico-diplomatico che “dettava” obbligatoriamente l’ agenda di quegli anni. Encomiabili furono, infatti, i suoi sforzi al servizio di Pio IX anche per la definizione del dogma mariano dell’Immacolata Concezione, a lungo atteso dal popolo di Dio e proclamato solennemente dal Beato l’8 dicembre 1854 con la costituzione apostolica Ineffabilis Deus. Dopo anni intensi di preghiera, studio (fu stimato anche come raffinato giurista) ed azione, il 19 agosto 1861, a pochi mesi dalla proclamazione del Regno d’Italia, un attacco apoplettico lo stroncò inaspettatamente, all’età di 65 anni. Per commemorarne la figura, nel centoncinquantesimo della sua morte, nel suo paese natìo (Gorga, in provincia di Roma) il prossimo 12 agosto si terrà un convegno dal titolo “Il cardinal Vincenzo Santucci nel 150′ anniversario dell’unità d’Italia”. Tra i relatori della giornata lo storico Giuseppe Parlato, ordinario di storia contemporanea alla LUSPIO di Roma, il Vescovo di Anagni (nella cui diocesi rientra Gorga) S. E. mons. Lorenzo Loppa e il prof. Eugenio Sapori, docente di teologia presso l’Istituto Internazionale “Camillianum”. 

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