LE CHIESE BRUCIATE NELLA FRANCIA LAICISTA E PROGRESSISTA

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Il 13 giugno, festa di Sant’Antonio da Padova, l’associazione “Osservatorio sulla Cristianofobia” ha fatto celebrare una messa per le intenzioni dei nostri fratelli cristiani perseguitati.

Questa messa è stata celebrata da un sacerdote rumeno che, anche lui, ha vissuto e testimoniato la persecuzione nel suo paese, al tempo del sanguinoso totalitarismo comunista.

E’ stato scelto il giorno della festa di Sant’Antonio per questa S. Messa perché lui, portoghese di nascita, stava partendo come missionario nelle terre dell’Islam, più specificamente il Marocco.

Giunto in Africa, una malattia costrinse Sant’Antonio a rientrare nel suo Portogallo, ma la nave che lo trasportava si imbatté in una tempesta e fece naufragio sulle coste della Sicilia. E così Antonio continuò la sua vita in Italia, per fortuna nostra, diventando il Santo di Padova!

Sicuramente, l’Osservatorio sulla Cristianofobia si preoccupa di denunciare la persecuzione dei cristiani oltre le frontiere dell’Europa, specialmente nei paesi dell’Islam e dell’induismo radicale, in Cina, Corea del Nord, Cuba, e così via.

Ma anche in Europa c’è un sentimento anti cristiano che si diffonde ogni giorno di più. E le notizie che giungono dalla Francia sono preoccupanti e agghiaccianti.

Abbiamo sicuramente seguito il terribile incendio che ha recato gravissimi danni alla Cattedrale di Notre-Dame di Parigi lo scorso mese di aprile.

Se fino alla data odierna – le investigazioni sono ancora in corso – non si può affermare che l’incendio sia stato frutto di un atto criminale, il fatto è che dal 1° gennaio 2018, ben venti chiese sono state bruciate in Francia!

Di questi incendi, 13 sono stati accertati che provenivano da un gesto volontario, alcuni anche accompagnati da atti di vandalismo.

Un mese prima dell’incendio di Notre-Dame, la famosa chiesa di Saint-Sulpice a Parigi è stata devastata dalle fiamme. All’inizio, si parlava di un incidente. Ma oggi è la tesi criminale che viene privilegiata.

Lo stesso per quanto riguarda la Cattedrale di Lavaur, nel sud della Francia, monumento nazionale e gioiello dell’architettura romana, colpita da un incendio doloso il 5 febbraio scorso.

Il 29 gennaio scorso, un abitante di Sainte-Foy-lès-Lyon appiccò il fuoco all’altare di una chiesa. E nel novembre 2018, la sacrestia della basilica di Saint-Epvre di Nancy è stata presa di mira da un piromane.

Poche testate hanno parlato dell’argomento. Una di questa è stato Il Foglio – ce ne sono state altre, ma poche – che riporta che nei primi due mesi di quest’anno in Francia sono già 65 i casi di statue decapitate, crocifissi spezzati e ostie profanate. L’ultima è la necropoli dei re a Saint-Denis.

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La chiesa di Saint-Nicolas de Houilles è stata vandalizzata tre volte in dieci giorni. Il 4 febbraio è stata distrutta una statua della Madonna col Bambino (foto Fil Rouge via Twitter @ FilFrance – Il Foglio)

Intervistato dal Il Foglio, Daniel Hamiche, redattore capo dell’Observatoire de la Christianophobie, racconta che mai c’è stato un mese così nero come il febbraio di quest’anno: “Abbiamo registrato e documentato 47 casi gravi commessi in 18 dipartimenti: 15 atti di vandalismo, 15 furti, 10 profanazioni ed un incendio doloso contro i luoghi di culto”.

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