L’ONU: RICONOSCERE IL DIRITTO INTERNAZIONALE

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L’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato con 141 voti a favore, 7 contrari e 32 astenuti una risoluzione in cui si sottolinea “la necessità di raggiungere, il prima possibile, una pace completa, giusta e duratura in linea con la Carta delle Nazioni Unite”.

Il testo “ribadisce l’impegno per la sovranità, l’indipendenza, l’unità e integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti” e chiede “la cessazione delle ostilità e il ritiro immediato, completo e incondizionato delle forze militari russe“. Tra i 75 co-sponsor anche l’Italia.

Sono sette i paesi che hanno votato contro la risoluzione in Assemblea Generale Onu che chiede una pace giusta in Ucraina. Oltre alla Russia, come già avvenuto in altre occasioni, i no sono arrivati da Siria, Bielorussia, Eritrea, Nord Corea, Nicaragua e, per la prima volta, il Mali.

Trentadue gli astenuti, tra cui la Cina, l’India – nonostante il forte pressing delle ultime ore – l’Iran, Cuba, l’Armenia e molti Paesi africani, dal Congo all’Uganda, e poi il Kazakistan e l’Uzbekistan. Il Brasile ha invece votato a favore della risoluzione per una pace giusta in Ucraina, contro alcune previsioni.