L’OPZIONE BENEDETTO. UNA STRATEGIA PER I CRISTIANI IN UN MONDO POST-CRISTIANO

569

Rod Dreher cominciò a parlare di Opzione Benedetto dieci anni fa, dalle colonne dei giornali conservatori americani. Quando gli chiesero di raccogliere le proprie ipotesi in un libro, Dreher scrisse questo testo che è diventato un vero e proprio manifesto sia del conservatorismo, sia delle prospettive future per il cristianesimo.

La tesi di fondo è semplice: in un mondo come il nostro, molto simile a quello che vide la fine dell’Impero Romano con l’arrivo dei barbari, è necessario fare come Benedetto da Norcia, separarsi dall’Impero per poter ritrovare le proprie origini, radici e identità, così da poter essere in prospettiva “sale della terra- non insipido”.

Questo furono i monasteri benedettini. Mantennero viva la fede e la cultura entro le proprie mura, evangelizzarono le popolazioni barbariche e insegnarono come pregare, leggere, seminare il raccolto, costruire manufatti. Nel giro di pochi secoli, prepararono le società devastate dell’Europa post-romana alla rinascita della civiltà (pag. 33).

Tacciato di favorire un ghetto cristiano, il libro di Dreher (in Italia pubblicato per le Edizioni San Paolo, 2018) è molto più ricco, e ha creato un vasto dibattito anche in Italia, dove prima ancora di essere pubblicato è stato recensito e commentato.

«Leggete questo libro e imparate dalle persone che vi incontrerete, e lasciatevi ispirare dalla testimonianza delle vite dei monaci. Lasciate che vi parlino tutti al cuore e alla mente, poi attivatevi localmente per rafforzare voi stessi, la vostra famiglia, la vostra Chiesa, la vostra scuola e la vostra comunità» (Rod Dreher).

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui