Con lettera dell’8 dicembre l’arcivescovo di Liverpool, mons. Malcom McMahon, sulla base di documenti ritrovati nel 2023, ha riconosciuto ufficialmente il settantunesimo miracolo avvenuto a Lourdes, risalente al 1923, quando il soldato inglese John Traynor fu guarito da epilessia, paralisi del braccio destro e paraplegia. Il riconoscimento ufficiale comporta che il caso in esame ha superato positivamente i molteplici step delle commissioni medico-scientifiche espressamente previste.
La notizia (si faccia una rapida ricerca online per verificare) ha trovato pochissimo spazio sui mezzi di comunicazione, fatta eccezione per quelli di area cattolica. Un silenzio che non stupisce. Fin da subito gli eventi della grotta di Massabielle trovarono l’opposizione dei laicisti dell’epoca, con i giornali che descrivevano santa Bernadette Soubirous come una pazza o l’artefice di un raggiro.
Di fronte a fatti straordinari, studiati e approfonditi con rigore (delle migliaia di casi esaminati in oltre un secolo e mezzo, solo settantuno sono stati riconosciuti ufficialmente miracolosi), non potendo opporre evidentemente spiegazioni alternative o confutazioni convincenti ed essendosi già rivelata fallimentare nei decenni scorsi l’invettiva, gli scettici dei nostri giorni preferiscono dunque tacere.
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