IL PD COMANDA ANCORA…

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Sergio Mattarella

Il Presidente della Repubblica – con i  suoi moniti e veti ministeriali al nuovo corso scelto dagli Italiani con il voto popolare del 4 marzo – ancora una volta si dimostra schiacciato sulle posizioni PD, a sua volta telecomandato dall’euro-burocrazia di Bruxelles.

I poteri forti – dalla RAI a Repubblica, a Radio Radicale con le varie associazioni satellite – impazzano a sventolare lo spettro dello spread, che già condannò a morte l’ultimo governo Berlusconi, legittimamente votato dagli Italiani. Altrettanto fanno le agenzie internazionali di rating (esempio: Moody’s).

Siamo insomma di fronte ad una perdita totale di sovranità nei confronti di finanzieri, banche e burocrazia europea iper-laicista, incapace di accettare il verdetto popolare, indipendentemente che si tratti di Polonia, Austria, Ungheria e, per fortuna, adesso Italia. Alla faccia della democrazia!

Perché stupirsi d’altronde? Questa è l’Unione Europea che qualche anno fa rifiutò di riconoscere le proprie radici cristiane e giudaiche: la propria storia, dunque, fatta di torri e campanili.

Nella prospettiva di costruire una società progressista, multiculturale, omologante e universalista, le differenze storiche, nazionali e territoriali vengono schiacciate con il tritacarne delle tasse e della finanza. Con loro muoiono le famiglie e i popoli d’Europa, anche da un punto di vista numerico e demografico.

Preghiamo San Benedetto, patrono d’Europa: chiediamogli grazie politiche contro i poteri forti della sinistra finanziaria e laicista. Sì, ripartiamo da San Benedetto.

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