Gli islamisti a Brescia scendono in piazza e spergiurano che la loro giovane connazionale morta in circostanze misteriose – Sana Cheema – non sarebbe stata uccisa dai parenti perché amava vivere all’occidentale, ma sarebbe stata stroncata da un infarto. Ovviamente dal Pakistan le autorità si affrettano a validare tale versione, che ancora una volta salverebbe l’immagine dell’Islam moderato e tollerante, tanto caro ai mass media nostrani e ai salotti del potere. Probabilmente non sapremo mai la verità; resta l’amarezza per quella giovane vita, che, come tante sue coetanee, sicuramente non voleva saperne di veli e di matrimoni combinati.