MANTOVANO: RESPINGIMENTI STRUMENTO UTILE PER PREVENIRE LE DISGRAZIE IN MARE

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Roma, 31 agosto 2009

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

“Leggo con sorpresa – apprezzandone in genere l’equilibrio – che per la presidente Finocchiaro l’Italia, a seguito dei respingimenti, rischia il primato della crudeltà. Dieci anni fa i fondali del Canale di Otranto erano pieni di cadaveri di clandestini che tentavano di arrivare sulle coste pugliesi: le morti in mare sono cessate quando, dopo il 2001, il governo di centrodestra ha ottenuto dalle autorità albanesi il rispetto degli accordi raggiunti dai precedenti governi italiani. Uno scenario simile si è realizzato sul Canale di Sicilia, ed è stato simile anche il seguito: il governo Berlusconi è riuscito a concordare con le autorità libiche l’applicazione dell’ accordo stipulato dal governo Prodi con Tripoli nel dicembre 2007. E’ più crudele chi opera i respingimenti e, impedendo a imbarcazioni di fortuna di attraversare il Mediterraneo, impedisce anche le disgrazie e le morti, o chi contrasta i respingimenti, pur concordati dal governo che a suo tempo appoggiava, e quindi lo strumento che da maggio 2009 evita la moltiplicazione delle tragedie ? Quanto alle richieste di asilo, per le quali l’Italia è leader in Europa in termini di domande presentate e accolte, perchè l’opposizione non sostiene la proposta del governo italiano in sede UE di istituire apposite commissioni sul territorio libico, d’intesa con le autorità di Tripoli, per svolgere lì l’esame, evitando i viaggi della disperazione, e quindi suddividere i profughi riconosciuti tali per tutti e 27 i partner europei?”                                                                                    

 

On. Alfredo Mantovano

 

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