NOI E L´ISLAM, COME 30 ANNI FA CON IL COMUNISMO

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medium_EURABIA.2Secondo il pensiero dominante della nostrana intellighentia “illuminata e progressista” il Corano ha un´intrinseca essenza benevola e solo politicanti di bassa lega (Lega, non a caso…) possono individuarvi significati meno che pacifici… Con i dovuti adattamenti, e´ il medesimo discorso che appena 30 anni fa gli stessi “illuminati” professavano nei confronti del comunismo: e´ vero che in giro per il mondo il socialismo reale nega liberta´ e diritti umani, ma cio` comunque non intacca – non deve intaccare – il “valore positivo” del pensiero marxista, che sarebbe stato mal interpretato e  soprattutto mal realizzato. Insomma: la pianta dev´essere buona – costi quel che costi – anche se i frutti sono evidentemente marci. Oggi, mutatis mutandis, lo stesso manifesto intellettuale viene proposto/imposto per l´Islam, considerato “intoccabile” quanto a dottrina e a moralita´ del fondatore. Fondatore che Dante – tanto per fare un esempio – non aveva dubbi sul posto ultraterreno in cui collocarlo… Due sensibilitá culturali diverse, quella dantesca e quella dei nostri “illuminati social-progressisti”, che Vittorio Feltri considera affetti dal complesso di Lepanto e cioe´ da quel “… rimorso spalmato sulla coscienza collettiva dell´Occidente dal marxismo terzo-mondista e dal suo gemello cattocomunista secondo cui e´ ben giusto che paghiamo il prezzo delle crociate…” (V. Feltri, Non abbiamo abbastanza paura. Noi e l´Islam, Mondadori, pag. 16).

Finche´ questa classe culturale continuera´ a dominare in Occidente (contro il sentire comune del “popolo rozzo”) e´ assolutamente vano sperare di poter vincere la battaglia contro il terrorismo jihadista.

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