OLIMPIADI SENZA DIRITTI UMANI (L’Ora del Salento, 22 marzo 2008, pag.11)

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OSSERVATORIO GEOPOLITICO

ansa_12496064_21210.jpg (foto ANSA) Chi ha avuto la pazienza di seguire questa piccola rubrica con il suo snodarsi fra Paesi e continenti diversi, avrà ritrovato, spesso, una costante: l’ attivismo internazionale della Cina. Birmania, Corea del Nord, Zimbabwe, Eritrea, Sudan e altri ancora: tutti economicamente inviluppati dalla piovra cinese. Ormai anche l’ economia indiana e perfino quella statunitense sono in qualche modo succube di Pechino. E’ per questo che il Dipartimento di Stato degli U.S.A. in questi giorni di repressione protesta, ma senza alzare i toni. E’ per questo che il governo indiano manda i poliziotti nelle province di confine per bloccare gli esuli tibetani e i pacifisti che marciano verso il confine cinese, nel timore di vedere compromessi i buoni affari che i due giganti hanno avviato insieme.

La Cina ha una sproporzionata “fame” di materie prime e di energia: il rialzo del prezzo del petrolio non è del tutto estraneo alla strategia di Pechino, che investe immensi capitali nell’approvvigionamento dell’oro nero. In questa sfrenata corsa alla produttività il governo cinese si serve di tutti i mezzi, leciti ed illeciti. Solletica lo spirito imprenditoriale dei più intraprendenti e fortunati, ma sfrutta anche il lavoro di milioni di braccia con salari da fame, per non parlare del lavoro gratuito dei prigionieri – a milioni – rinchiusi nei campi di rieducazione (laogai) e di s emi-detenzione. Da almeno 20 anni attrae così investitori da tutto l’Occidente, investitori entusiasti di trovare un costo del lavoro tanto favorevole, e senza tante preoccupazioni per la tutela ambientale e la sicurezza dei lavoratori.

Questo becero capitalismo, degno delle vetuste analisi marxiane, si accompagna però ad una rigida ortodossia marxista in fatto di religione e religioni. Cristiani ridotti al silenzio, costretti nel grottesco simulacro della “Chiesa patriottica”; militanti del Falun Gong (un movimento sincretista con elementi di buddismo e di confucianesimo) guardati a vista e perseguitati; uigiuri musulmani dello Xinjiang incriminati di terrorismo; monaci buddisti uccisi a centinaia per le strade e nelle prigioni … E se tutto questo ancora non bastasse, ecco il primato assoluto in fatto di sentenze capitali e l’assenza dei fondamentali diritti politici e sindacali …

Questa Cina, il cui governo continua ad ispirarsi a Mao Zedong e al socialismo per l’edificazione della società, si appresta negli imminenti giochi olimpici a mostrarsi al mondo nelle sue vesti migliori. Ma la rivolta popolare, che dal Tibet serpeggia per tutto il paese, è lì a dirci che l’imperatore è nudo.

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