OLTRE L’INVERNO DEMOGRAFICO: PAROLA DI MATTEO SALVINI

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Roma, 27 gen. (AdnKronos) – “Non chiedo voti, ho l’ambizione di conquistare i cuori, di fare un percorso” perché “un paese dove ci sono più morti che nati è un paese fallito“.

Matteo Salvini, intervenendo dal palco del convegno ‘Oltre l’inverno demografico – Impegni per la prossima Legislatura’, organizzato dal Family day e Alleanza Cattolica, nel Salone dei Piceni, a piazza San Salvatore in Lauro, a Roma, si rivolge così a chi gli chiede quale sarà il suo impegno in difesa dei valori cattolici, in vista del voto del 4 marzo.

Sul palco, oltre al leader della Lega, il demografo Giancarlo Blangiardo, Massimo Gandolfini, il medico leader del ‘Family day’, il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, il segretario Nazionale di Energie per l’Italia, Stefano Parisi e Eugenia Roccella di ‘Noi con l’Italia”.

Salvini promette di resistere “all’assalto contro le scuole private, affrontato tante volte”. Perché quegli istituti “… non fanno concorrenza allo Stato, ma fanno invece qualcosa che lo Stato non è in grado di fare”, visto che “960mila bambini, che lo Stato mette in un cantuccio, riescono a essere educati”.

Dobbiamo dire no agli omologatori di professione che affermano che tutto deve essere pubblico“, sottolinea il leader del Carroccio. “Qualcuno – avverte il leader della Lega – sta cercando di sostituire “donna, uomo, famiglia e comunità” con il ‘consumatore-unico’, quello che va al centro commerciale e consuma”, ma io sono “terrorizzato dal pensiero unico” perché “non siamo tutti uguali, e questo non vuol dire che mi senta migliore, ma che siamo diversi”.

Salvini chiede rispetto per le regole e aggiunge che “anche io da divorziato non faccio la comunione da 15 anni, ma se ci sono regole, allora io rispetto quelle regole, non voglio che cambino in base alle mie convenienze, perché sono io che sono in torto“.

Poi con l’attacco al Pd, alla sinistra e ai Cinque Stelle: “Se non ci sono qui è perché non hanno nulla da offrire a questo popolo“, conclude riferendosi al fatto che sia Matteo Renzi che Luigi Di Maio, sebbene invitati, non sono intervenuti al convegno.

 

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