PRETI PEDOFILI: DOPO IL LASSISMO SEGUITO AL POST-CONCILIO, DAGLI ANNI ’80 SONO IN COSTANTE DIMINUZIONE (L’Ora del Salento, 29 maggio 2010, pag.11)

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Preti pedofili. La vergogna, il dolore e la verità sull’attacco a Benedetto XVI” è il titolo del nuovo libro di Massimo Introvigne, il noto sociologo delle religioni fondatore e direttore del Centro Studi Nuove Religioni (CESNUR) nonché prolifico scrittore e saggista.

In questo volume pubblic ato d a San Paolo e appena uscito in libreria, Introvigne ricostruisce in modo organico la triste vicenda che da qualche mese a questa parte tiene campo sui media. E’ quanto mai opportuno leggere tale testo per non farsi cogliere impreparati, perché se i cattolici hanno sicuramente da abbassare la testa e chiedere perdono (come sempre, del resto), essi hanno d’altro canto pure l’obbligo di rendere testimonianza alla verità. Ebbene di verità nel testo di Introvigne ve ne sono molte, che sarebbe un vero peccato trascurare e ignorare. Proviamo ad elencarne alcune.

1)    I preti pedofili esistono. A molti di noi piacerebbe che si trattasse solo di un brutto sogno o di calunnie della stampa laicista. Non è così, purtroppo. E non è quello che ci insegna il papa (valga per tutte la Lettera ai cattolici d’Irlanda, in cui Benedetto XVI riconosce la gravità dello scandalo).

2)    Il fenomeno presenta le caratteristiche di quelli che i sociologi definiscono “panici morali”: problemi socialmente costruiti, caratterizzati da un’amplificazione mediatica di dati reali, spesso risalenti a parecchi decenni prima.

3)    E’ certamente sbagliato sostenere la tesi secondo cui tutti i sacerdoti omosessuali sono pedofili. Ma è un fatto, piaccia o non piaccia, che la maggioranza dei sacerdoti accusati di abusi pedofili è omosessuale.

4)    Il fenomeno, purtroppo, è planetario, e quindi coinvolge altre confessioni religiose e tutte le classi sociali: la Chiesa cattolica in misura percentualmente inferiore ad altri.

5)    Soprattutto negli Stati Uniti, due sono stati gli attori protagonisti della grande bagarre mediatico-giudiziaria scatenata intorno allo scandalo: le società di assicurazione, che pagano una buona parte dei risarcimenti miliardari, e gli studi legali specializzati, che incassano il grosso delle somme. Né le une né gli altri sono particolarmente interessati all’accertamento della verità.

6)    Gli appelli alla “tolleranza zero” sono giustificati, ma non ci dovrebbe essere alcuna tolleranza neanche per chi calunnia sacerdoti innocenti.

7)    Il ritorno alla morale, alla disciplina ascetica, alla meditazione sulla vera, grande natura del sacerdozio è l’antidoto ultimo alle tragedie vere della pedofilia.

Per le abituali ragioni di spazio ci fermiamo qui, lasciando al lettore volenteroso il compito di scoprire “il resto della verità”, rinviandolo alle pagine del libro di Massimo Introvigne.

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