QUEL VENTO DI DESTRA

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I partiti di orientamento conservatore per il momento avanzano, a scapito delle sinistre. Questo – in estrema sintesi – sembra il risultato delle competizioni elettorali degli ultimi giorni, non solo in italia ma anche in altri Paesi europei, come Grecia e Spagna.

In Italia e in Spagna si è trattato, come noto, “solo” di elezioni amministrative; ma sia nell’uno che nell’altro caso il risvolto politico è considerevole, perché se in Italia il voto ha confermato “il vento di destra” (come affermato dal medesimo segretario nazionale del PD), in Spagna il successo dei partiti di centro-destra (Popolari e Vox) ha di fatto costretto il capo del governo di sinistra Pedro Sanchez a sciogliere il parlamento e ad indire nuove elezioni anticipate, che si terranno il prossimo 23 luglio.

La sconfitta del Partito Socialista Operaio Spagnolo (Psoe) ha riguardato non solo capoluoghi di provincia e grandi città ma anche importanti regioni storicamente appannaggio della sinistra. Un pò come successo in Italia con Ancona…

Le perdite più significative per il Psoe si sono avute nelle regioni di Valencia, Aragón y Baleares, così come nella tradizionale roccaforte socialista, l’Extremadura, ora in mano ai Popolari. Grandi città come Valencia e Siviglia, dove sono stati scelti i nuovi sindaci, hanno favorito il Partito popolare. 

Anche in Grecia il successo dei conservatori di Nuova Democrazia (oltre il 40% dei consensi) porterà ad un nuovo voto, ma ciò per consentire di applicare la legge elettorale che assicura il premio di maggioranza, superando così l’attuale sistema del proporzionale puro. In questo modo, in caso di conferma, i conservatori greci dal prossimo 25 giugno potranno governare da soli, senza necessità di ricorrere ad alleanze di coalizione.

In Spagna e ancor più in Grecia, infatti, sussiste ancora l’antico “timore” da parte di popolari e di centristi di sdoganare le forze di destra, prospettiva questa che consentirebbe un bipolarismo ampio, capace di sconfiggere le sinistre con maggiore tranquillità. E fra un anno si vota per il rinnovo del parlamento europeo…