RAMADAN: SUCCEDE ANCHE QUESTO

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Durante il ramadan (e cioè in questi giorni) succede anche questo. In Egitto, dove i Fratelli Musulmani hanno conquistato Presidenza della Repubblica e maggioranza parlamentare, da un pò di tempo vanno in onda programmi esplicitamente anti-cristiani, in barba alla cospicua minoranza copta (circa il 10% della popolazione) che meriterebbe più rispetto e diritti.

Leggiamo, infatti, da “Avvenire” del 24 luglio 2012, nell’interessante articolo di Camille Eid (pag. 17), che “…Molti canali televisivi arabi fanno a gara per offrire una programmazione speciale a milioni di nottambuli desiderosi di spassarsela un pò dopo una dura giornata di astensioni (per il ramadan, n.d.r.). E non trovano niente di meglio che presentare delle serial incentrate sul vilipendio del cristianesimo. Lo si denota in particolar modo in Egitto, dove i capitali wahhabiti hanno da tempo conquistato buona parte del mercato cinematografico e televisivo, imponendo “regole di comportamento” estranee alla cultura millenaria di questo Paese. Nel “mese delle preoccupazioni”, come lo chiamano parecchi cristiani del Nilo, si moltiplicano infatti i talk show con ospiti neo-convertiti all’Islam, invitati a confrontare i “vizi” della loro vecchia religione  con le “virtù” di quella nuova. Inoltre, tutti i personaggi cristiani che si riscontrano nelle varie fiction presentano – casualmente? – esempi del vizio. La donna cristiana, quando non viene presentata come persona dissoluta, è una donna che preferisce sposarsi con un musulmano. In uno pseudo-colossal storico andato recentemente in onda sono state presentate due categorie di monaci: quelli che si fanno corrompere con mazzette di soldi e quelli di un monastero nel deserto che scoprono la “vera fede” e decidono di convertirsi in blocco all’Islam.”

Si tratta, insomma, di un vero vilipendio mediatico, a cui la povera comunità cristiana d’Egitto nulla può opporre se non la sopportazione e la preghiera. 

In Arabia Saudita, intanto, pare che il Ministro degli Interni (un principe della casa reale) abbia imposto l’osservanza del ramadan anche ai circa otto milioni di lavoratori stranieri, pena la perdita del lavoro e l’espulsione dal Paese. Dunque anche ai non Musulmani verrà imposto di non bere, non mangiare e non fumare dall’alba sino al tramonto…(cfr.: www.repubblica.it/esteri/2012/07/20/news/non_musulmani_osservino_ramadan_l_arabia_saudita_minaccia_l_espulsione-39405409/).

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