SANTA MARIA IN TRANSPONTINA (di David Taglieri)

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Continuiamo il viaggio fra le chiese della capitale e restiamo nel rione Prati, precisamente in zona Borgo, vicino al Vaticano, per parlare di Santa Maria in Transpontina.

Anticamente non troneggiava dove la possiamo vedere oggi, ma si trovava dalle parti di Castel Sant’Angelo nei pressi della Meta Romuli.  Qui sorgeva una vecchia piramide romana, che, secondo la leggenda rappresentò la tomba di Romolo.

L’attuale chiesa fu fondata nel XVI secolo prendendo il posto e la funzione di quella più antica, fatta demolire da Pio IV, perché limite alle traiettorie delle bombarde di Castel Sant’Angelo.

La “Meta Romuli”

Transpontina significa “al di là del ponte” ed era stata eretta da Papa Adriano che la dedicò alla Mater intemerata. Era luogo di formazione e di didattica per gli imperatori che venivano incoronati nel Sacro Romano impero. Nella fuga da Castel sant’Angelo vi si rifugiò Benvenuto Cellini.

Spesso il Tevere non mostrava una reale amicizia verso la bella monumentalità del luogo, inondandolo.

Il suo percorso è metaforico: collocata in via della Conciliazione, sembra accompagnare il visitatore ed il romano verso la magnificenza del Cupolone. Invita a fermarsi per il raccoglimento e la scoperta artistica prima dell’arrivo sulla piazza cuore della cristianità.

Edificata nel 1566 da Giovanni Sallustio Peruzzi e proseguita da Ottaviano Mascherino, fu completata in maniera definitiva da Francesco Paparelli nel 1637. La facciata si presenta secondo due ordini di lesene che la armonizzano in cinque campate.

Al di sopra del portale principale a colonne marmoree troviamo una nicchia dove regna incontrastata la regina, la Madonna col Bambino in stucco del diciottesimo secolo. La cupola dà un’idea di schiacciamento che paradossalmente si armonizza con la pace e la spiritualità dello spazio. Quasi a scandire il brocardo che la sofferenza può condurre verso sentieri di serenità e tranquillità, purché se ne comprenda il senso vero.

Fra le opere d’arte che impreziosiscono la chiesa troviamo l’altare maggiore barocco di Carlo Fontana, del 1674, ove sono individuabili icone medievali; anche qui il linguaggio universale della musica leviga i ritmi e le sonorità del profilo spirituale: tre organi a canna ad accompagnare la sacralità delle immagini.

La cappella ispirata e dedicata alla “protettrice delle fortezze” vedeva il patrocinio della Confraternita dei Bombardieri, costituita nel 1594 dal cardinale Pietro Aldobrandini, allora capitano di Castel Sant’Angelo, alla quale erano associati tutti i soldati della fortezza. Il 4 dicembre i bombardieri si recavano in processione alla Transpontina per essere partecipi della messa cantata, mentre da Castel Sant’Angelo partiva il tuono del cannone; stessa cerimonia si teneva il giorno dell’Arcangelo Michele il 29 settembre.

Oggi il lunedì ed il giovedì c’è la catechesi per crescere nella fede e nella razionalità nel cuore di Roma, ed il gruppo di volontari è ben organizzato ed animato da grande entusiasmo. Fateci un salto, per scoprire un altro volto della Roma cristiana.

 

 

 

 

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