SANTI CENTOMILA MARTIRI DI TBILISI (fonte: www.santibeati.it)

771

S. Centomila Martiri di TbilisiNel 1225, Gialal Ed-Din, scià di Chorezm, devastata Tbilisi, la capitale della Georgia, massacrò centomila cristiani. Il tragico evento è descritto in una cronaca georgiana del sec. XIV, nota con il nome di Zhamthaagmzereli (Il descrittore dei tempi), edita nell’antologia “La vita della Georgia”.

Il katholikòs e noto storico della Chiesa georgiana Antonio I, basandosi su tale cronaca, compose nel 1768 l’opera agiografica “Lode e narrazione”, dedicata alle centomila vittime del massacro, e la incluse nella raccolta Martirika, che conteneva altri diciannove racconti di santi martiri georgiani. Per non stupire il lettore con un numero così elevato di vittime, Antonio I concluse la Cronaca dicendo che, assieme ai cittadini di Tbilisi, erano periti anche gli abitanti dei villaggi, rifugiatisi nelle fortezze della capitale a causa dell’invasione. Difatti, per ordine di Gialal Ed-Din, chiunque non avesse rinunci ato al cristianesimo, profanando oggetti sacri quali icone e croci, sarebbe st ato condannato a morte per decapitazione. La cronaca attesta: “Molti fecero vedere la splendida vittoria e non rinunciarono alla religione, né profanarono le sante icone”. Tuttavia, Antonio I ritiene che molti nel testo della Cronaca non significhi tutti e aggiunge che alcuni dei prigionieri “rimasero privi della corona”.

Il giorno della commemorazione dei Centomila Martiri della Chiesa georgiana è il 31 agosto.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui