TEHERAN-BEIRUT VIA DAMASCO (L’Ora del Salento, 17 maggio 2008, pag.11)

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cart_libano.jpg OSSERVATORIO GEOPOLITICO

Dal 2000 al 2005…

Nel 2000 gli Israeliani si ritirarono definitivamente dal Libano meridionale, limitandosi a mantenere il controllo di alcune alture sul confine, le cosiddette fattorie di Sheeba, oggetto delle controversie che portarono alla guerra nell’estate del 2006.

Tutta la fascia di territorio, precedentemente sotto il controllo della milizia libanese alleata di Israele, passò gradualmente sotto l’egida degli Sciiti di Hezbollah.

La presenza armata siriana nel paese dei cedri continuò invece indisturbata fino al 2005, quando si scatenarono le manifestazioni di piazza nate dalla reazione popolare all’omicidio del premier libanese Rafiq Al-Hariri (1944-2005), ucciso a Beirut il 14 febbraio 2005. Hariri era un sunnita deciso a contrastare lo stato di sudditanza imposto dal potente vicino siriano. Le proteste popolari costituirono un momento di rinnovata e sostanziale unità fra la maggior parte delle componenti religiose del Libano: Sunniti, Drusi e Cristiani lottarono insieme – con l’astensione dei soli Sciiti – per ottenere il ritiro dei 15.000 soldati siriani presenti nel Paese. Per l’omicidio di Hariri una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha disposto la costituzione di un Tribunale penale internazionale ad hoc, le cui indagini hanno portato verso autorevoli membri dei servizi segreti siriani.

La minoranza alawita – che tuttora comanda a Damasco – è una setta musulmana di derivazione sciita. Siriani da una parte ed Hezbollah dall’altra, rappresentano dunque la longa manus dell’ Iran sul Mediterraneo.

 

Dal 2005 ad oggi…

 

Ecco l’elenco dei vari leader politici assassinati in questi ultimi tre anni, a far data dalla morte del premier Hariri:

HAWI: Il 21 giugno 2005, un’autobomba uccide George Hawi, ex capo del partito comunista e critico verso la Siria.

TUENI: Gebran Tueni, giornalista cristiano e deputato anti-siriano, muore in un attentato a Beirut il 12 dicembre del 2005.

GEMAYEL: il 21 novembre 2006 Pierre Gemayel, ministro dell’industria e autorevole membro della rappresentanza cristiano-maronita, cade vittima di un agguato.

EIDO: il 13 giugno 2007 un attentato fa saltare in aria Walid Eido, deputato anti-siriano e consigliere di Hariri.

GHANEM: il 19 settembre 2007 il deputato maronita anti-siriano Antoine Ghanem muore a seguito di un attentato in un sobborgo di Beirut Est.

Dal novembre del 2007 il Libano non riesce ad eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, che in base alla Costituzione dovrebbe essere un rappresentante della comunità cristiano-maronita. Anche a tal proposito l’ostruzionismo di Hezbollah e gli intrighi della Siria sono risultati determinanti.

Le violenze di questi giorni ne sono un’ulteriore conferma.

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