TURCHIA: SI RAFFORZA IL NUOVO CORSO (L’Ora del Salento, 15 settembre 2007, pag.11)

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turkey_eu-767914.jpg OSSERVATORIO GEO-POLITICO
A cura di Roberto Cavallo

Lo scorso 28 agosto Abdullah Gul veniva eletto un dicesimo Presidente della Repubblica

di Turchia. Come si ricorderà, nei mesi precedenti le forze armate, che nel Paese costituiscono la tradizionale roccaforte della laicità, avevano mandato un duro monito al Paese, dichiarando di non gradire, dopo un esecutivo di estrazione politica islamica, anche un Presidente della Repubblica con evidente connotazione ideologica musulmana. Ma dopo gli inevitabili momenti di tensione il corso parlamentare ha proseguito il suo iter, e al terzo scrutinio Abdullah Gul, che appartiene al partito Giustizia e Sviluppo (AKP) del premier Recep Tagyyp Erdogan (insieme ne sono stati i co-fondatori), ha ottenuto 339 voti su 550 deputati. Decisivo è stato l’appoggio dei nazionalisti del MhP di Devlet Bahcelli, partito molto vicino al movimento dei Lupi Grigi. Dunque l’AKP del premier Erdogan, già vittorioso alle elezioni del 2002, adesso ha dal la sua anche la Presidenza della Repubblica.Il Presidente Gul, che è sempre stato un fiero paladino dell’identità musulmana, il 3 ottobre 2005 insieme a Recep Tagyyp Erdogan firmò l’avvio dei negoziati per l’ingresso della Turchia (73 milioni di abitanti) nell’Unione Europea.

Nonostante l’AKP faccia sforzo di moderazione (il governo islamico applica le riforme suggerite dal Fondo Monetario Internazionale, liberalizza l’economia, rinsalda i legami con gli Stati Uniti, accetta le condizioni poste da Bruxelles per continuare le trattative in vista dell’ingresso in Europa), negli ultimi 5 anni si è assistito ad una progressiva e strisciante islamizzazione. Ed infatti si sono moltiplicate le scuole musulmane, è aumentato il numero di donne che indossano il velo (fra cui moglie e figlia del neo-presidente Gul), molte città dell’interno rispettano il ramadan proibendo il consumo degli alcolici nei locali pubblici. Insomma la società civile sta perdendo sempre più gli elementi di laicità a favore di una diffusa pratica pubblica dell’Islam, mentre, secondo quanto riferisce il premio Nobel Orhan Pamuk, aumenta fra la gente il numero degli euro-scettici.

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