UCRAINA: VARATO IL NUOVO GOVERNO ARANCIONE-BIS

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1177_m.jpg Il Blocco Timoshenko e Nostra Ucraina del presidente Yushchenko il 18 dicembre 2007 hanno finalmente ottenuto la maggioranza parlamentare per varare il nuovo governo di coalizione, riformatore e filo-occidentale, così come accadde all’indomani della Rivoluzione Arancione del 2004. Se gli arancioni avranno imparato la lezione che dividersi vuol dire finire automaticamente all’opposizione (il Partito delle Regioni, filo-russo, è ancora il primo partito), probabilmente questa volta la loro coalizione è destinata a restare compatta per un più lungo periodo di tempo.

In Ucraina i partiti filo-occidentali che hanno vinto le elezioni del 30 settembre scorso si erano accordati a metà ottobre per la formazione di un governo di coalizione, ma solo in questi ultimi giorni in Parlamento si sono trovati i numeri necessari per il via libera.

La Timoshenko dunque diventa premier, carica da lei già ricoperta nel 2005, sia pure per pochi mesi.

L’accordo tra i due blocchi arancione prevede anche la ripartizione dei ministeri e una serie di riforme e di linee politiche: l’adesione all’Unione europea e alla Nato, il rafforzamento dei rapporti paritari e della partnership con la Russia, la diversificazione delle vie e delle fonti di approvvigionamento di idrocarburi (in modo tale da diminuire la dipendenza dall’unica fonte di importazione, sinora rappresentata dalla Russia). Proprio in vista di un atteggiamento “morbido” con il potente vicino russo, il Ministero dell’energia è andato ad un esponente politico vicino al Presidente Viktor Yushenko, considerato, rispetto alla Timoshenko, più disponibile al di alogo con Mosca.

Roberto Cavallo


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