Ancora una volta il socialismo sudamericano riesce a dare pessima prova di se stesso.
Dopo i disastri di Cuba e del Nicaragua alla fine del secolo scorso, adesso e’ il castrismo totalitario in salsa venezuelana a far scorrere fiumi di sangue innocente. Il voto farsa imposto dal Presidente Maduro, ex autista del defunto Presidente Chavez, in questi giorni ha incontrato l’appoggio di appena il 20% della popolazione, che e’ ormai stremata dalle ristrettezze e dal fallimento delle politiche sociali e di sviluppo. Tutto questo in un Paese ricchissimo di petrolio e di risorse naturali.
La sospensione dei diritti civili e gli arresti in massa dell’opposizione democratica incontrano pero’ il commento quasi indifferente dei media liberal e social-progressisti, che in caso contrario si sarebbero stracciati le vesti per le gravi violazioni democratiche attuate. Dittatori come Maduro sanno di poter contare, come fu per Castro e per Chavez, della simpatia culturale sponsorizzata dalla grande finanza e dai media ad essi legati, delle universita’ e dei circoli illuministi e “illuminati” della sinistra internazionale… La povera gente soffre e ne paga le conseguenze.
