ZIBALDONE POST-ELETTORALE

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EURO-BUROCRAZIA

La “stanza dei bottoni”, come metafora del potere statale, in Italia è quasi svanita, “trasferita” agli uffici dell’U.E., con deficit di democrazia. Rimedi? Una più equa dislocazione della sovranità, prima che svanisca del tutto. Questa è la “traduzione” di una parolina magica nei confronti dell’U.E.: ri-negoziazione. Probabilmente Matteo Salvini è il politico che ha saputo meglio di altri comprendere tale urgenza.

SUD

Rispetto a 20 anni fa, sembra che la società meridionale si sia involuta. L’onnipervasività e l’interventismo statale, dovuti al basso numero di imprenditori rispetto al nord, contro ogni sussidiarietà, ha progressivamente mortificato la libera iniziativa, deresponsabilizzando le persone, che quindi “attendono la salvezza” dall’intervento statale, magari sotto forma di reddito di cittadinanza.

PD

Per il governo Renzi, ma già a partire dalla Fornero, viene considerato  lavoratore occupato anche chi lavora poche ore a settimana! Gli italiani non sono stati stupidi ed hanno punito una narrazione ormai stantia, nella quale, forse, non credeva più nemmeno lo stesso Gentiloni.

CATTOLICI IN POLITICA

La progressiva insignificanza dei cattolici nell’agone politico ha radici lontane; si collega alla teologia di Rahner, a sua volta cavallo di Troia nel cattolicesimo dell’idealismo tedesco. In sintesi: per meglio farsi “accettare” dal mondo, Rahner ed i suoi epigoni hanno teorizzato lo “sciogliersi”dei cattolici nel mondo. Cosa ormai avvenuta: andiamo a rimorchio di tutti, tranne che della Dottrina sociale della Chiesa! Hegel, padre dell’idealismo tedesco, considerava le vicende umane come guidate dallo “Spirito del mondo” verso una infallibile Necessità, che farebbe sì che ciò che è stato non poteva non essere, poiché realizzerebbe, sempre e comunque, il meglio. Da qui, la sua massima, forse, più celebre, secondo la quale solo ciò che è razionale è reale e viceversa.

I cattolici, invece, i “se” devono porseli, perché ci ricordano che la Storia non è un Fato ineluttabile, ma un “palcoscenico” nel quale il Signore ci lascia agire con libertà e responsabilità.

MOVIMENTO 5 STELLE

Come disse il filosofo Mathieu qualche anno fa, il comunismo, che ci ha lasciato come forma partito e come prospettiva politica, non ci ha lasciato come non-pensiero. Come tale è transitato in tanti partiti e massicciamente nei 5 Stelle: centralisti, statalisti, collettivisti ed anche anticlericali sfrontati: la maleducazione della Raggi nei confronti di Papa Francesco è stata emblematica. Condividiamo quanto scritto da Stefano Fontana, che ha parlato di comunismo penta stellato; il che, unito al nichilismo di fondo, ne fa veramente un’incarnazione della IV rivoluzione, che non cancella, ma assomma, in sé, tutte le altre. 

 

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