L’UE SFERZA L’IRAQ: “DIFENDA I CRISTIANI” (di Marco Zatterin)

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L'euro-parlamentare Mario Mauro (capo delegazione PdL a Strasburgo) da anni si batte per la libertà religiosa dei Cristiani nei paesi a maggioranza musulmana
L'euro-parlamentare Mario Mauro (capo delegazione PdL a Strasburgo) si batte attivamente per la libertà religiosa dei Cristiani nei paesi a maggioranza musulmana

Pubblicato su “La Stampa” del 26 novembre 2010 (pag. 21), dal sito di Informazione Corretta riprendiamo l’articolo di Marco Zatterin:

 

“Il Parlamento europeo mette d’imperio il nodo delle persecuzioni ai cristiani nell’agenda della trattativa commerciale fra Ue e Iraq. L’assemblea di Strasburgo, co i r anghi ridotti dal fuggi-fuggi di fine sessione, ha approvato ieri una risoluzione che invita il Consiglio, la Commissione e il rappresentante Ue per la Politica estera Catherine Ashton ad «affrontare come questione prioritaria il problema della sicurezza dei cristiani all’interno del territorio iracheno». È una svolta politica, assicura Mario Mauro, capo delegazione del Pdl a Strasburgo, «perché la trattativa con Baghdad diventa una questione politica, uno strumento in linea con la richiesta di ristabilire in Iraq lo stato di diritto sulla base del principio della libertà religiosa». Bruxelles ha cominciato da qualche mese a negoziare un’intesa di ampio respiro con il nuovo governo iracheno, un primo pacchetto commerciale mirato, fra le altre cose, a favorire gli scambi e a sostenere il lento e difficile processo di democratizzazione del Paese. L’Unione vuole fare in fretta, ha bisogno di mettere miscela in uno dei motori dell’Asia Centrale. Qualunque sia l’accordo, però, esso dovrà essere ratificato anche dall’assemblea di Strasburgo che le ha inviato un segnale preciso, chiedendo di occuparsi delle minoranze e di tenere d’occhio soprattutto quelle religiose e in particolare i cristiani. Mauro denuncia l’intenzione di Baghdad di voler riunire in un’unica località tutti i cristiani del Paese. «Sarebbe una ghettizzazione – dice l’esponente del Pdl – perché la comunità è sparsa per la nazione, si tratterebbe di strapparli alle loro case». Il fronte laico dell’assemblea ha trattato il dossier con la massima cura, cercando sino alla fine di non dare un segnale troppo orientato in un senso solo. Prima del voto, la presidenza ha ancora chiesto chiarimento e l’italiano ha assicurato che sì, «non si riteneva che i cristiani fossero una minoranza più minoranza delle altre». In aula poca gente. Sessantasei i favorevoli, un’astensione, un voto contrario. Quattro i nostr i risultati al conteggio nominale, pochini in effetti. Due popolari, Mario Mauro ed Elisabetta Gardini, due Socialisti & D emocratici, Patrizia Toia e David Sassoli. Quest’ultimo, capo delegazione Pd, ha sottolineato che ora l’Europa «chiede al governo iracheno di agire subito per la difesa della comunità cristiana irachena e per la libertà di religione nel Paese». Allo stesso tempo, ha dichiarato all’unisono con Mauro, «è anche un chiaro impegno contro la pena di morte chiedendo la sospensione dell’esecuzione di Tareq Aziz». La Commissione prende nota. «Condividiamo le preoccupazioni e l’indignazione per gli attacchi terroristici in Iraq – ha spiegato un portavoce -, in particolare se colpiscono i civili, sia cristiani che musulmani». È una chiara apertura. Tocca a Lady Ashton trasformarla in un accordo vincolante con Baghdad.”

via Informazione Corretta.

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